4.iti CRONOLOGIA STORICA autorizzazione accordava, e all’ombra d’un tale decreto la contessa Lodovica sottoscrisse l’atto di vendita a Milano nel 3 ottobre i53g. Vincenzo Andreasi segnò per Ferdinando Gonzaga, e prese possesso in di lui nome della città e castello di Guastalla nel 12 dicembre dello stesso anno. Lodovica avea rinunciato alle cose del mondo per dedicarsi interamente a quelle di Dio, ed avea già fondato a Milano la congregazione delle Angeliche, il cui stabilimento veniva da lei aumentato nell’agosto del i535 col dono di ventiquattro case e del terreno che sta fra porta San-Luigi e porta Santa-Eufemia ; ed ebbe la consolazione di vedere nel 7 ottobre dello stesso anno riunirsi le dame di questa confraternita e celebrare gli uffici divini. Mei i536 ella pose qnesto monastero sotto l’invocazione di San-Paolo Convertito, e prese poscia il nome di Paola Maria. Contribuì pure alla fondazione del monastero de’sacerdoti regolari della congregazion di San-Paolo dei Decollati, soprannominata di San-Barnaba, nella stessa città di Milano, ove istituì anche il convento delle Eremite del Crocifisso, sotto il nome di Santa-Maria-Egiziaca, ceduta poscia a religiose della regola di sant’Agostino; nella città di Cremona pose i fondamenti al monastero di Santa-Marta, sotto la condotta degli stessi padri di San-Paolo dei Decollati; ed a Ferrara stabilì il convento delle Convertite di Terra-Nuova (V. Morigio, vita dell’ illustre Lodovica Torella contessa di Guastalla). Ardente di zelo per la gloria di Dio, seguita dalle sue compagne, fece ella frequenti missioni, servendo gli ammalati, convertendo le donne di sregolati costumi, e gli empii alla fede riconducendo. Recatasi a Venezia, tanta impressione fecero i suoi esempli e le esortazioni sue, che molti signori abbandonarono moglie e impieghi e sostanze per ritirarsi in un chiostro, ciò che sforzava la repubblica a darle il bando da’suoi stati. Ridottasi in Vicenza, edificava cogli esempi, e colle largizioni soccorreva la confraternita delle Nuove-Convertite; e ritornata poscia a Milano, trovò che le religiose da lei istituite perchè utili esser dovessero ai loro simili con opere di carità, chiedevauo altamente la clausura, che poi ad onta della lor fondatrice ottennero da papa Giulio III; c i maltratti ch’esse soffrire a lei fecero onde obbligarla ad acconsentirvi, giunsero per fino ad attentare per beo