CRONOLOGIA STORICA scia undici anni. Troppo debole per far fronte ai Veneziani, collegossi col conte di Gorizia, c riunite, le loro genti, si impadronivano di Trieste. In quest’anno papa Martino IV fulminava un interdetto contro la signoria, per aver essa rifiutato di dichiararsi contro Pietro d’Aragona, usurpatore della Sicilia, del quale anatema venivano poi assolti da] pontefice Onorio IV successore di Martino. Nel 1289 i Veneziani assediarono Trieste; senonchè accorsi il patriarca di Aquileia ed il conte di Gorizia in di lei difesa con sei mila cavalli e trentamila fanti, fuggivano precipitosi, abbandonando al nemico tende, macchine ed aquipaggi. In seguito i Triestini, messa vela, portavansi a devastare Mala-mocco, Caproli ed altre piazze della signoria. Nel ad agosto dello stesso anno, papa Nicola IV spediva una bolla onde venisse cretto in Venezia il tribunale dell’inquisizione; e ciò eseguivasi mercè deliberazione del gran-consiglio della signoria, in cui fu inserto l’a-parte con tutte le sue clausole, una delle quali portava, che: La signoria assegnerà un fondo per supplire alle spese del Santo-Officio, e riscuoterà parimente tutti i diritti che ne perverranno per ammende od altrimenti, nominando per ciò un amministratore che gliene renderci conto. Questo è ben differente dall’uso delle inquisizioni degli altri stati, nei quali tutto il denaro andava a profitto degli inquisitori; ed oltre a ciò quella di Venezia era mista, cioè composta di ecclesiastici c di senatori, i primi giudici, i secondi assistenti. Giovanni Dandolo mori nel novembre seguente (Muratori). Sotto il di lui dogado fu coniata c cominciò ad aver corso una moneta d’oro, detta ducato. PIETRO GRADENIGO. 1289. PIETRO GRADENIGO, podestà di Capo d’I-stria, ove avea esercitato il suo impiego con grande capacità e valore, pervenne al dogado il dì 25 novembre nell’età di trentott’anni. Nel seguente anno inviò venti galere in soccorso di Acri, assediata da Kalil-Ascraf, sultano d’Egitto, che non potè impedire la caduta della piazza, successa