DEI VESCOVI E PRINCIPI DI GINEVRA ig.ì nato da’propri stati, confiscandone le terre, mercè decreto del senato di Chamberi, La corte di Francia, ov’egli allora si ritirava, Io risarcì con varii favori delle sventure che le sue perfidie gli avevano tratte addosso. Intanto succeduto Carlo III nell’anno i5o4 al duca Filiberto, non tardò punto ad entrare in discordia coi Ginevrini. Perocché avendo egli a vendicarsi delle incursioni già fatte sulle sue terre da quelli del Vallcse, domandò soccorsi ai Ginevrini; e duemila uomini furono a lui spediti; ma gli faceano mestieri eziandio dei cannoni; alla domanda ch’ei ne fece alla città} la quale ne possedeva soli sei pezzi, essa glieli rifiutò, ad-ducendo di averne bisogno per la propria sicurezza. Questo rifiuto, di cui era autore Pietro Levrier, capo allora della repubblica, irritò il duca per modo che d’allora in poi cercò ogni via di perdere quel magistrato. F’u ad istigazione di lui che i gran vicari lo fecero imprigionare: tuttavia in seguito alle rappresentanze dei Friburghcsi, dei quali Ginevra era in colleganza, venne poi liberato* Morto il i3 aprile i5i3 il vescovo Carlo di Seissel, il capitolo gli diede a successore Amato di Gingin, uno de’pro-pri membri; ma il corriere di questa società, già spedito a Roma per chiedere ,Ia conferma di tale elezione, veniva prevenuto da quello del duca di Savoja: laonde il pontefice Leone X nominò GIOVANNI FRANCESCO di SAVOJA, figlio naturale del vescovo Francesco, del quale abbiamo di sopra fatta parola, e questa scelta prevalse. Non guari dopo il presidente di Villanuova, ambasciatore di Francia alla dieta delle leghe svizzere, mentre passava per Ginevra, vi fu arrestato e trascinato via colla forza, il 19 novembre, ad istanza dei cantoni di Berna e di Friburgo, mal contenti di questo ministro. Guidato in Isvizzera, ivi gli si fe’ subir la tortura, ma venne poi lasciato libero in forza di un accomodamento. I Ginevrini, scorgendosi traditi dal loro vescovo e minacciati dal duca, presero il partito di collegarsi mercé un trattato di concittadinanza col cantone di Friburgo. La confederazione fu conchiusa nel cominciare dell’anno i5ig. Frattanto il duca andava raccogliendo genti per insignorirsi colla forza di Ginevra, e vi giungeva a’ i5 aprile *^'9» seguit0 da un’armata di diecimila uomini a piedi, T. XVII. i3