MI SIGNORI DI FERRARA 4-9 prebabilmentc a cagione delle terre che Ludolfo suo bisavolo aveva avute ad investitura dal padre suo Arnoldo il loro, dopo la morte della di lui sposa N..., eletto ses-santaeinquesimo arcivescovo di Ravenna, nel io 14- Torello fu giudice nel 1178 delle contestazioni insorte fra Aldobrandino e Bonifacio marchese d’Este (Antichità Estensi, parte ], pag. 348), e fece il trattato della città di Ferrara con l’imperatore Enrico VI. Nel 1193 Adelaid.e c Oremplasia d’Este lo scelsero per arbitro nelle loro differenze (Antichità Estensi', cap. XXXVII, pag. 364). Nel t 19(1 lo si trova protettore dell’abazia della Pomposa (¡bici., cap. XXXVIII, pag. 369), c sembra ch’egli morisse nel seguente anno. Addarlo e Torello erano allora i due più potenti signori di Ferrara. Adelardo capo dei Guelfi, vedendosi vicino alla morte, onde estinguere gli odii già troppo antichi e lasciare in morendo ferma pace alla patria sua, volle maritare l’unica figlia, Marchcsclla, ad uno de’figli di Torello, ed infatti fino dalla età di sett’anni egli al nostro Torello la confidava, onde venisse educata nelle sue case e come sposa del di lui figlio Arriveno. La Marca d’Ancona ed i beni considerabili ch’ella portava in dote davano troppo grave preponderanza al partito ghibellino, perchè i loro avversarli non tentassero attraversare cotista alleanza. Verso l’anno 1184, Pietro Traversaria, signor di Ravenna c zelantissimo guelfo, quantunque fosse parente di Torello, ciò non ostante si univa ai marchesi Azzone, Bonifacio FoTco ed Obizzonc d’ Este,- per rapire durante la notte dalla casa dei Torelli la giovane Marchesella, e per condurla in ¡sposa al marchese Obizzonc (1). Tale rapimento abbassò la po- ( 1 ) Sub anno nativitatis Cliristi MCXL, Guilielmus Mascliesellae de famìlia Adelardorum unius partis princeps erat Ferrariae. alte-rius vero Taurellus Salinguerae.... Adelardus, volens saluti Reipu-blìcae Ferrariae providere amantes, ne civitat Ferrariae discordiis laceraretur et bellis, eam suam hneredem nondum septennem 'laureili adversàe partis Principi traditiit, ejus fila sponsam futuram. Defuncto Guilielmo- Nobiles Ferrariae, qui in civili bus dissensionibt/s }psi Guilielmo fuerant obsequentes. Taurelli felicitatem ae^re feren-tes, afjlictabantur invidia. Itaque in odium Taurelli consilio inito statuerunt aliquem ex Marchiortibus Estensi&us liabere Principem, eis