DEGLI ARCID. D’AUST, E DUCHI DI CARESTIA 69 glia. Mercè trattato del 17 giugno 1442 collegava come capo della casa d’Austria colla città d> Zurigo contro gli altri sette cantoni elvetici, contro i quali essa trovavasi in guerra già da sei anni ( Vedi la cronologia storica della Svizzera). Il giorno dell’Epifania' dell’anno i453 in qualità di capo dell’impero egli emise lettere-patenti, clic portavano l’erezione del ducato d’Austria in arciducato (llcr-gott, Gencalog. Hasburg., tom. I, pag. 226); e concesse in pari tempo agli arciduchi il diritto di crear conti c nobili, d’istituire pedaggi, d’imporre taglie cc. Da quell’epoca in poi l’arciduca d’Austria divenne il primo personaggio dell’impero dopo l’imperatore, al quale non si reputava inferiore, ^ebbene come membro dell’impero da lui ricevesse l’investitura. Infatti Dimperatore era obbligato ad eseguir questa cerimonia entro i confini dell’ Austria, e l’arciduca lo incontrava a cavallo, vestito regalmente, con in mano il baston del comando e sul capo una corona ducale fregiata di Tosoni, e ferma in un berretto a due punte alfrontate e sormontate da una croce simile a quella della corona imperiale. Avvenuta la morte di Ladislao il Postumo, Federico nel 1457 volle impadronirsi egli solo dell’Austria-, ma Alberto suo fratello e Sigismondo di lui cugino conte del Tirolo si opposero a sì fatta usurpazione, e lo costrinsero a divider con essi l’eredità del loro congiunto. Alberto però),-avido quanto era prodigo, s’intestò al contrario di possedere tutto l’arciducato, e prese le armi per ¡spogliar l’imperatore della porzione eli’eragli toccata. Pressoché sci anni durava la guerra tra i due fratelli, e tjuasi sempre con vantaggio di Alberto, il quale nel i463 pose l’assedio dinanzi a Vienna per terminare la conquisfa di tutta l’Austria inferiore; ma Giorgio Podiebrad re di Boemia, recatosi in aiuto dell’imperatore, liberò la piazza, dopo aver costretti colla sua sola presenza gli assedianti a ritirarsi. Alberto, dopo essersi riconciliato col fra'tcl suo^P moriva di apoplessia nella stessa città a’ 3. dicembre di quell’anno, senza lasciare verun figliuolo da Matilde, figlia di Luigi 111 elettor palatino, cui avea sposata nel 144^* dopo morto, a quanto dicesi un primo marito, del quale però non troviamo nè il nome nè il titolo. Questa principessa, ritornatasi nel Palatiuato, morì ad Heidelberg l’anno