CRONOLOGIA STÒRICA quale passando a Cremona costrinse gli abitanti a restituire Guastalla al suo primo signore, cui egli diede l’investitura, creandolo allora suo vicario regio. In pari tempo l’imperatore investì Passerino Bonacolsi, signore di Mantova, della città di Luzzara; ed i due feudi che fino allora erano rimasti uniti, restarono per più secoli in mano di vari signori. La protezione dell’imperatore determinava intanto i Cremonesi nel marzo i3i2 a spogliarsi delle pretensioni loro sopra Guastalla in favore di Gilberto di Cor-leggio , c ad affidargli afiche per cinque anni il governo delia lor patria. Però la morte dell’imperatore Énrico VII introduceva nel seguente anno un nuovo ordine di cose. Essendosi i Cremonesi divisi in due fazioni, quella dei Ca-valcabò c quella dei Ponzoni, Gilberto spiegò partito pei primi; ma essendosi i secondi posti sotto la protezione di Matteo Visconti signore di Milano, di Cane signore della Scala e di Passerino Bonacolsi, vennero a capo di spogliarlo nel i3i6 della città di Parma. Egli tuttavia si ¡risarcita di tale perdita. Ma senza entrare nelle particolarità delle sue imprese, noi diremo soltanto cbe non avendo poi cessato d’inquietare i Parmigiani, egli si recò a morire a Ca-stelnuovo verso il fine*del luglio i32i, lasciando eredi quattro figli legittimi, cioè Simone, Guido, Azzone e Giovanni. Essi non degenerarono punto dal valore del loro padre, e ne diedero prove nelle vicissitudini della fortuna cbe ebbero a sperimentare. Nel 1335, essendo prevalsa nel Parmigiano la fazione di Mastino della Scala, al quale ciano aderenti, trovaronsi pacifici possessori di Guastalla, che impresero a rialzare dalle ruine. Ma essendosi rivolti in seguito contro Mastino i quattro fratelli, spalleggiati segretamente da Luchino Visconti signor di Milano, ed in paÌesc dai Gonzaga, gli tolsero Parma, di cui Guido, uno fra loro, assunse il governo. Ora nel trattato eh’essi avevano con Luchino conchiuso, venne stipulato che, dopo aver quattro anni goduto il possedimento di Parma, essi gli avrebbero ceduto codesta piazza. Spirato essendo questo termine, Az-zone e Giovanni Correggio, senza consultar Guido loro fratello, vendettero Parma ad Obizzò marchese d’Este nell’ottobre 1344- ^ra vedendo Guido la piazza inondata dalle genti della casa d’Este, prese la fuga insieme con Gilberto