DEI CONTI DI MONTECIIIARUGOLO 463 sioni, fu eletto arcivescovo di Rossano, grande inquisitore di Malta, e mori a Roma nell’aprile i63o; 2.0 Pio, che segue; 3.° Francesco , gran ciambellano del granduca di Toscana, la cui posterità s’estinse; 4-° Marsilio, nel 1588 cavaliere di Malta, che morì prima del 1608; 5.° Pompilio, anch’egli cavaliere di Malta, morto giovane; 6.° Sa-linguerra, nato nel 158^, che fu stipite dei rami di Polonia e di Francia (*). Le figlie sono: i.° Clelia, maritata (*) RAMO DI FRANCIA m i587. GUIDO SEVERO SALINGUERRA, appellato SALINGUERRA IV, sesto figlio del conte Pomponio Torelli, nato a Parma nel 3 febbraio del 1587, ed educato a Roma, sposò a Moitfechiarugolo nel 25 agosto 1610 Prudenza Lanfranchi, d’illustre famiglia pisana. Avute alcune differenze co’suoi fratelli, rispetto all’appanaggio ed alla primogenitura stabilita in favore del conte Pio, egli fissava sua dimora a P>osco, vicino Alessandria, presso i Bonclli marchesi di Cassano, di lui parenti materni. Allorquando Pio Torelli perì sopra un palco, egli trovavasi nel Parmigiano, ed ebbe ventura di godere soltanto un appanaggio, altrimenti sarebbe stato implicato nel processo del disgraziato fratello: perdeva però i suoi beni. Preso servigio dal duca di Savoja, il quale molto lo distingueva, legossi in amicizia col celebre cavalier Marini e col Tassoni, autore, il primo dell’ vldonc, l’altro della Secchia Rapila. Ferito gravemente all’assedio di Asti, e ricevuta in altro fatto d’armi una forte ammaccatura alla testa, per cui rimaneva offesa la sua ragione, per questi accidenti morì a Bosco nel i6i5. La di lui sposa nel 28 dicembre 1618 seguivalo, e le lor ceneri unite furon deposte nel sepolcro dei Bonelli. Del lor matrimonio lasciavano Filiberto, che segue; e Giuseppe Salinguerra, stipite del ramo di Polonia. FILIBERTO, figlio minore di Salinguerra IV, e nipote di Pomponio Torcili, conte di Montechiarugolo, nato a Bo-