CRONOLOGIA STORICA l’imperatore, la morte di Carlo III suo padre, siccome gli stati eh’esso gli lasciava trovavansi in mano di Francesco, proseguì a "Servire ne’Paesi-Bassi. Nel 1555 egli passò in primavera nel Piemonte, donde dopo un mese di soggiorno ritornò in Fiandra. L’anno i55y egli s’acquistò molta gloria nella battaglia di San-Quintino in Piccardia, ov’egli trionfò nel io agosto alla testa degli Spagnuoli contro i Francesi. Avvenne poi ch’esscndosi Filippo II re di Spagna recato qualche tempo dopo nel campo de’vincitori, il nostro duca volesse baciargli la mano. Ma il monarca ritirava la mano dicendo: Tocca piuttosto a me il baciare la vostra, che m’ ha procaccialo sì bella vittoria. Il duca proponevasi di mostrarsi innanzi a Parigi, che era nella massima costernazione. Ma Filippo, principe timido, lo trattenne dicendogli : Non conviene ridurre alla disperazione il proprio nemico. Il duca quindi si contentò di prendere colla forza Catelet, Ham e Noyon , ed avendo poste buone guarnigioni in tutte codeste piazze, ridusse le sue genti ai quartieri d’inverno. Una nuova rotta dei Francesi nell’ anno i558 era causa della pace , che fu conchiusa l’anno seguente a Cateau-Cambresis tra la Francia e la Spagna: fu convenuto nel trattato, che venne sottoscritto ai 3 di aprile, come il re Filippo II sposerebbe Elisabetta di Francia, figlia del re Enrico II, ed il duca Emularmele Filiberto, Margherita, sorella dello stesso monarca Enrico II, che restituirebbe al duca tutto ciò che Francesco I avea tolto al duca Carlo III, tranne Turino, Tignerolo, Quiers, Chivas e Villanuova d’Asti, che rimarrebbero in potere di Enrico II fino a che i diritti di Luigia di Savoja sua ava fossero determinati; che dal suo lato il re Filippo potrebbe trattenersi Vercelli ed Asti, e che il duca di Savoja rimarrebbe neulro fra i due re. Quantunque codesto trattato non restituisse a Emmanuele Filiberto che una parte de’suoi domimi, egli non fu però meno pronto ad adempiere le condizioni che a lui spettavano : si. recò in fretta a Parigi, ove gli ambasciatori del re di Spagna giunsero aneli’essi per ¡sposare la principessa Elisabetta a nome del loro signore. Questo nodo si celebrò con molta magnificenza, ma sappiamo quale catastrofe funesta terminava le feste che lo seguirono. Quello di Em-