538 CRONOLOGIA STORICA un magistrato supremo e perpetuo, appellato doge, la cui autorità, limitata dalle leggi, si estendeva su tutte le isole confederate dell’Adriatico. Dai dogi passò la repubblica di Venezia nel 737 sotto un magistrato annuale, nominato Maestro della Milizia, e da questi nel 741 ritornò sotto il reggimento ducale, che tuttora sussiste (1787); colla differenza però che il governo di Venezia è oggi puramente aristocratico, quando invece era in altri tempi quasi monarchico. Gli storici moderni pretendono che Venezia fosse indipendente fino dalla sua origine; ma questa pretesa è rifiutata dal signor di Saint-Marc, che prova con molti csempii, Venezia non solo essere stata dipendente dagli imperatori greci, ma eziandio da’re goti, e da luogo anche a supporre eh’essa non godesse di assoluta inJipendenza neppure inverso l’impero occidentale. PAOLO ANAFESTO, detto PAOLUCCIO. PAOLO ANAFESTO, detto PAOLUCCIO, venne eletto primo doge perpetuo di Venezia in un'assemblea composta da Cristoforo patriarca di Grado, dai vescovi sufTraganei (od almeno quelli le cui sedie erano state trasferite nelle isole), dal clero, dalla nobiltà e dal popolo, tenutasi ad Eraclea nel 607. Le dissensioni che da varii anni regnavano fra i tribuni erano il motivo che inducea i Veneziani a sopprimerli, ed a loro sostituire questa nuova magistratura. Il doge avea il potere di radunare i consigli, di nominare i tribuni delle mdizie ed i giudici civili, in una parola di presiedere a tutti gli affari del reggimento. Nel 715 Paoluccio stipulò un trattato con Luitprando re dei Longobardi, con cui stabilirono i confini dei due stati. I Veneziani possedevano allora in terra ferma ciò che tro-vavasi tra i fiumi detti la grande e la piccola Piave; c codeste possessioni, egualmente che tutto lo stato di Venezia, erano indipendenti dal regno dei Longobardi. Morì il doge Paoluccio nel 717, dopo aver governato con saggezza per ben vent’anni.