DEI CONTI DI SAVOJA 207 linopoli : ciò che ne viene assicurato da vari! storici. Egli è però difficile, come osserva Guichenouc, clic Tommaso intraprendesse questo viaggio, e più ancora che si trovasse alla presa di Costantinopoli, perocché è provato da documenti, che al punto di quest’ultimo avvenimento e dell’incoronazione dell’jmpcrator Baldovino, Tommaso trovavasi ne’ propri stati ( Guichcnon, Hist. de Savoje, tom. I, pag. 246). Il partito ch’egli prese nelle turbolenze dell’impero, dichiarandosi per Filippo re di Germania, gli tornava proficuo; perocché questo principe con sue lettere in data di Basilea 1207 gli donava Quiers e Testone in Piemonte, nonché Modone nella provincia di Vaud ( Archives de Turiti). Avendo poscia manifestato la medesima propensione per Federico II, ricevette da questo principe nel 1026 il titolo di vicario dell’impero in Lombardia. Ora scorgendo il pontefice Onorio III che nel i23i l’imperatore Federico II suo nemico s’avviava per 1’ Italia, sollevò i Milanesi e quelli di Vercelli contro di lui: Federico dal canto suo traeva al proprio partito il conte di Savoja, i marchesi di Monferrato e di Saluzzo, gli Astigiani e quelli del Quie-rasco. Questa lega, più formidabile e fortunata che quella del pontefice, procedette con rapidi successi, de’ quali uno fra i più notevoli fu la conquista della città di Testone, che smantellò, e cogli avanzi di essa venne fabbricata quella di Moncalieri. I Milanesi poi per lor parte s’impadronirono di Coni, della Valdestura e di San-Dalmazio : e pensavano di rivolgere anche più oltre le loro conquiste, allorché furono incontrati dal conte di Savoja, il quale, data loro battaglia, compiutamente li ruppe: il loro generale Umberto Osimo periva sul campo (Sigon., de regno Ilal., lib. 17). Però l’interesse staccava in seguito dall’alleanza del conte di Savoja il marchese di Monferrato, il quale, scorgendo la città di Turino disposta a sollevarsi, trasse partito dalla congiuntura per istabilirvisi. 11 conte Tommaso, essendo accorso per ricuperare questa capitale, ruppe tra via un corpo di Astigiani, che si recavano a soccorrere i ribelli, dopo di che strinse di blocco Turino. Ma non essendo ancora provveduto di forze bastevoli per assediare la piazza, fece ritorno in Savoja per far leva di nuove genti: e già cominciava a rientrare in Piemonte, quando una malattia so-