DEI SIGNORI DI MILANO clic aspettava l’occasione di dar battaglia, apprese che a Milano era scoppiata una sedizione del popolo, il quale scacciava Galeazzo suo figlio, da lui già lasciato con una guarnigione parmigiana. Egli inoltre vide Corrado suo genero signor di Como, del cui soccorso tcnevasi certo, spiegarsi apertamente contro di lui. Allora trovandosi fuor di stato di far fronte a tanti nemici, prese partito di porsi nel i3 giugno, ovvero il giorno appresso, dell’anno i3o2, in mano di Alberto Scotto, che facendo sembiante di esser suo amico si diportava come mediatore fra lui e i congiurati. Matteo rimettendogli il bastone della signoria di Milano, gli chiese il conservamento de’propri beni; cosa che di fatti gli venne promessa; ma in luogo di mantenergli la parola, lo si- guidò come prigioniero a Piacenza, donde non fu liberato che dopo aver consegnato in mano del suo vincitore il castello di San-Colombano. Dopo ciò, ritiratosi* a Borgo-San-Donnino, ivi aspettò il ritorno della buona fortuna. Erano già i Torriani entrati a Milano, ove aveano ripreso il possesso dell’antico lor patrimonio; ma volendo ricuperare altresì la signoria di questa città, trovarono grandi opposizioni per parte dei nobili, che volavano erigersi in repubblica. Alberto Scotto tenne a questo proposito un parlamento a Piacenza, ove trovaronsi i deputati della maggior parte delle città lombarde ; sembra però clic nulla siasi colà conchiuso rispetto al governo di Milano. Matteo Visconti facea intanto de’tentativi per ritornare in questa città; e Scotto, scontento dei Torriani, favoriva il di lui disegno. Essendosi quindi staccato dalla lega, entrò in campo con un’armata assai ragguardevole per richiamare in Milano Matteo Visconti; senonchè i Torriani, spalleggiati dal marchese .di Monferrato e da varie, città della Lombardia, resero i di lui sforzi inutili; ciò che obbligava Matteo a ritirarsi in Piacenza (Cliron. Partii., tom. IX, Jìcr. Ital., .Cono, Ilist. de Milano). Giunto poi nel i3io in Lombardia l’imperator Enrico VII, Matteo se gli presentò in novembre nella città d’Asti, ed accolto favorevolmente, lo accompagnò in Milano, dove questo principe fece il suo ingresso nel a3 di dicembre. Matteo riconciliavasi apparentemente coi 1 orria-ni, ma in secreto tendea loro agguati : essi divennero so-