DEI VESCOVI E PRINCIPI DI GINEVRA > 79 suo atto del 2 dicembre 1^19, promise di prestargli omaggio e giuramento di fedeltà allorché ne fosse richiesto (Spo/i, ibid., n.° 37). Avvenne che il conte ginevrino abbisognando di denaro si trovasse costretto di chiedere a prestanza dal vescovo una somma di cinquecento lire, per cui gli diè in pegno il castello di Bourg-du-Fourg, situato al di sopra di Ginevra. La prudenza richiedeva che il prelato non affidasse la guardia di questa piazza che a persona di cui l’aifezionamento e la fedeltà gli fossero conte: egli operò tutto al contrario, eleggendo castellano Guido di Fillins, uomo ligio al conte di Savoja. Ora Eduardo ed Ainionc, entrambi figli di questo principe, Guicardo signore di Beaujolais ed Ugo di Fillins, d’accordo col castellano e con alcuni abitatori della città, essendosi introdotti a’10 agosto i320 nel castello, lo raserò al suolo, dopo aver posto a sacco tutto quanto spettava al vescovo ed al conte ginevrino. Trovandosi quindi la fazion savojarda signora della città, s’impadronì del comando civile e militare, e maltrattò i partigiani del vescovo, il quale, non vedendosi egli stesso sicuro nella città, si rifuggì nel suo castello di Thiez. Di là spediva deputati per trattar coi ribelli, c, trovatili sordi a’suoi eccitamenti ed intimazioni, scagliò sulla città medesima l’interdetto. I faziosi non ne fecero verun caso, e costrinsero gli ecclesiastici a continuare la celebrazione dei divini offizi; finalmente nel 1di settembre, ch'era il lunedì dopo la decollazione di san Giovanni Battista, giunse a quella di dichiarare scomunicati nominativamente quattro fra i capi della ribellione. In questo mezzo moriva Guglielmo Ìli conte ginevrino, lasciando dal suo matrimonio con Agnese di Savoja il figliuolo che or segue. AMEDEO III, figlio e successore di Guglielmo III, dovette difendersi non meno di lui contro la casa di Savoja. Un incendio, che nel 19 marzo del i32i ridusse in cenere una parte di Ginevra, lo privava degli aiuti che poteva sperare da questa città, ov’erano molti i di lui partigiani. La morte di Amedeo V conte di Savoja, avvenuta nel iti ottobre del i323, liberando da un formidabile principe la sua famiglia, non ne migliorò gran fatto la sorte; mentre