i88 CRONOLOGIA STORICA del vescovado di Parigi, sali sulla sede di Ginevra per via di elezione nel 22 ottobre 1422; però in capo ad un anno gli subentrava GIOVANNI di BROGNIER, canonico di Ginevra, a cui il proprio merito aveva già procacciati successivamente il vescovado di Vivifers, l’arcivescovado d’Arles, il posto di cancelliere della chiesa romana ed il cardinalato: egli pure nel 14 • 7 avea presieduto al concilio di Costauza finché fu vacante la santa sede. Egli non comparve mai finché visse a Ginevra, ma dopo la sua morte, avvenuta nel 16 febbraio vi fu trasferito da Roma, e sepolto nella cappella de’Maccabei, dove avea fondata una comunità di tredici preti. FRANCESCO di MIES, nipote di Giovanni di Brognier, gli succedette nella sede di Ginevra, e divenne in seguito cardinale. A’a3 giugno 1 /JaS egli prestava, ad compio de’suoi predecessori, il solenne giuramento di mantenere i privilegi, franchigie e consuetudini di essa città. Egli fu testimonio, durante il suo vescovado, di alcuni avvenimenti singolari, che diversamente ebbero su di lui una influenza: nel i/^ioun incendio consumava la sua cattedrale, al cui ristabilimento il duca di Savoja contribuì con una generosità, della quale non ò sì facile dicifrarc il motivo. Questo principe non andò contento di questo, ma per dare un nuovo lustro al capitolo della chiesa di Ginevra, Ottenne da papa Martino V, clic niuno potesse esservi ammesso se non era 0 di nobile famiglia 0 dottore in teologia. .Nel i434 il vescovo Francesco vide il duca Amedeo cambiarsi in eremita per condurre i suoi giorni insieme con sei altri compagni nel priorato di Ripaglia, presso Thonon, senza abdicare a’propri stati; enei 1440 lo vide innalzato alla santa sede, e ne ricevette molti segni di benevolenza per se e polla sua chiesa (Vedi Amedeo Vili duca di Savoja). Il duca Luigi, figliuolo di questo pontefice, ben lungi dal ledere i diritti della chiesa di Ginevra, ebbe la deferenza per lo stesso prelato di scrivergli affine di ottenere la permissione di stabilirsi qualche tempo in questa città colla sua corte c col suo consiglio. Francesco di Mies chiuse i suoi giorni nel marzo 1444- Dopo la di lui morte, il pontefice Felice V, quel medesimo Amedeo VIII che