DEI DUCIII DI PARMA E DI PIACENZA 365 RANUCCIO ovvero RAINUCCIO I. 1592. RANUCCIO, figlio maggiore di Alessandro Farnese, nato nel 15C>g, trovavasi ne’ Paesi-Bassi allorché intese la morte del padre; e, succedutogli, prestò giuramento di fedeltà alla santa.sede per mezzo di un suo ambasciatore nel 6 settembre i5ip. Vivente ancora suo padre, aveva egli spiegata nel i58o.una pretensione alla corona di Portogallo dopo la morte del re Enrico suo pro-zio materno; ma il diritto che Filippo II gli contrappose, prevalse, come quello eh’ era sostenuto dalla forza. Nel 1600 il pontefice Clemente Vili gli conferì la dignità di gonfaloniere della chiesa per lui e suoi successori, in riguardo al suo matrimonio con Margherita Aldrovandino, nipote di questo pontefice, ch’egli sposò nel maggio di quest’anno. Raniiccio si adoperò grandemente nell’abbellimento di Parma: per consiglio di Pomponio Torelli fece erigere il collegio clic serve all’educazione dei nobili; diede nel i5ì)q nuovo lustro all’università, fondala nel 1^12., e protesse l’accademia degli Innominati. » Ranuccio, dice il Muratori, era signore » di carattere altero, grande politico, ma di un’indole te-» tra c melanconica, covando sempre nel suo pensiero so-jj spetti clic turbavano il suo riposo e quello degli altri. » Egli non ¡scorgeva ne’propri sudditi che altrettanti ne-» mici, ricordando incessantemente il funesto fine di Pietro >1 Luigi suo bisavo. Comechè dispostovi dalia sorte, si stu-« diava meno di farsi amare di quel che temere; sempre » apparecchiato a punire, difficilmente concedea grazie. « Quelli che gli erano soggetti, gli rendevano la pariglia, n corrispondendo coll’odio a quel timore ch’egli cercava « loro ispirare. Quello eh’ egli avea luogo a paventare, gli » avvenne infatti nel 1612. Egli scoperse una congiura or-» dita contro di lui nel precedente anno, della quale i prin-» cipali autori erano Giovanni Francesco di San-Vitali, la « contessa di Sala, il conte Orazio Simonetta di lei ma-» rito, il conte Pio Torelli, il conte Alfonso ed il marchese » Girolamo, tutti due San-Vitali, il conte Girolamo di Cor-» reggio, il conte Giovanni Battista Mazzi ed altri. Si col-» locavano anche fra i complici di questa congiura il mar-