54G • CRONOLOGIA STORICA circa, ritornato dall1 esilio il già deposto doge Obelerio, forlificavasi nell’isola di Vigilia. Giovanni marciava tosto contro di lui ed assediavalo; senoncbè abbandonato dagli abitanti di Malamocco che trovavansi nella sua armata, i quali passavano, alle parti del loro compatriota Obelerio, pensava cangiare le disposizioni, c senza por tempo in mezzo, gettatosi improvvisamente in Malamocco, e presala e datala alle fiamme, riassediava poscia Vigilia, se ne impadroniva e faceva decapitare Obelerio. Nell’835 si sollevarono alcuni nobili veneziani, malcontenti del reggimento di Giovanni, lo discacciarono, e posero in luogo suo certo Caroso tribuno, figlio del tribuno Bonifacio; ma non giunsero al termine sei mesi, che la massima parte dei Veneziani, sdegnai di simile usurpazione, s’impadronivano di lui, e privatolo degli o^cUi lo esiliavano, e richiamavano Giovanni, il quale crasi rifuggito alla corte di Luigi il Buono, e lo ristabilirono nella ducal potestà. Non però a lungo ne godeva egli: formatasi una nuova congiura, fu arrestato il dì 2q giugno 83t nella chiesa di San-Pietro, in occasione della festa di questo santo, gli tagliarono la barba e i capegli, e lo sforzarono a farsi ordinar chierico nella chiesa di Grado ; là terminava i suoi giorni. PIETRO TRADONICO. 837. PIETRO TRADONICO, nativo di Pola, e domiciliato in Rialto, venne eletto a successore di Giovanni. Non molto dopo otteneva dal popolo il proprio figlio GIOVANNI per collega. NeH’83g circa, passato con una flotta in Dalmazia, fece un trattato di pace cogli Slavi, abitanti ili codesto paese, nel quale essi promettevano di non più esercitare la pirateria sull’Adriatico; e di là veleggiato inverso le isole di Narenta, concluse un eguale accordo con Drosorico, che ne era il duca. Al suo ritorno ricevette Tra-donico il patrizio Teodosio, il quale dopo avergli da parte dell’imperatore Tcofilo conferito il titolo di protospadario imperiale, lo impegnò a fare un considerabile armamento contro i Saraceni. La flottà dei Veneziani, composta di sessanta vascelli, sbarcò a farantOj ove venuti alle mani cogli