DEGLI SVIZZERI E DE’LORO ALLEATI 145 canonici: i suoi bagni caldi, che non le sono più distanti di mezza lega, gli hanno procacciata una certa celebrità. La VALTELLINA (Fallis Tellina), i cui abitanti vengono appellati Voltureni dagli scrittori antichi, non è che una vallata assai stretta, lunga sedici leghe, ed attraversata dall’Adda, che la divide in due parti, e confina colle terre della lega caddée, col territorio veneto, col ducato di Milano e colla contea di Chiavenna. Gli imperatori la attribuirono ai vescovi di Coira, cui venne in seguito contrastata a vicenda dal vescovo di Como e dai duchi di Milano: ciascuno dei contendenti ne ritenne ciò che potè appropriarsi colla via delle armi. Nel 1487 il duca di Milano, Giovanni Galeazzo Visconti, cedeva una parte della Valtellina ai Grigioni , i quali di concerto col vescovo di Coira presero possesso l’anno' i5i2 ,di essa non meno che delle contee di Bormio e di Chiavenna, e poi nel i53o a prezzo d’oro acquistarono pure la parte del vescovo. Introdottesi le nuove opinioni nel seguente secolo anche iti questa vallata, i cattolici, sollecitati segretamente da qualche emissario della casa d’Austria, nel 1620 formarono uua congiura di sterminare in egual tempo tutti i settari; ciò che infatti eseguirono, sgozzando questi infelici in numero di circa cinquecento. Quelli poi che sfuggirono al loro furore, 0 lasciarono il paese o cangiarono di religione per porre in salvo la vita. Allora i Grigioni si apparecchiarono a punire esemplarmente i ribelli; ma intanto che vi stavano adoperandosi, gli Spagnuoli si gettarono sulla Valtellina, e di essa s’impadronirono. Rodolfo Pianta, traditore della sua patria, si recava colle truppe che l’arcivescovo Leopoldo gli aveva somministrate, nella vallata di Munster; ma avendo i Grigioni ricevuti dei soccorsi dalla Francia, da Zurigo, da Berna e dal Vailese, si ripigliarono quello che gli Austriaci avevano loro tolto. Non restarono tuttavia pacifici possessori della Valtellina: gli Spagnuoli rinnovavano i loro sforzi per rientrarvi, colla vista di formarsi una via di comunicazione cogli imperiali. Dall’altra parte, il pontefice'Urbano Vili ottenne che la si sequestrasse in sua mano, sperando anch’egli di guadagnarla. La Francia, egualmente gelosa di questo paese, volea afiran- T. XVII. 10