DEI DUCIII D’AUSTRIA 37 LEOPOLDO V. 1177. LEOPOLDO, figlio maggiore cd erede di Enrico II, fu aderente all’ imperator Federico I, c lo seguitò in tutte le sue spedizioni. Nel 1177 ei fu presente alla riconciliazione di questo principe con papa Alessandro III fattasi in Venezia nel 24 luglio; e nel 1182 fé’ un viaggio in Terra Santa, donde riportò un pezzo della vera croce, cui depose nell’abazia di Santa-Croce presso Vienna. Leopoldo avea stretta amicizia con Ottocare I duca di Stiria, il quale, privo com’era di figli, nel 1186 gli assicurò la successione di questa provincia col suo testamento, cui sopravvisse ancora sei anni. Nel 1189 Leopoldo seguiva l’imperatore alla crociata, ove si distinse in ogni congiuntura; cd alla presa di Tolemaide, ovverossia di San-Giovanni d’Acri, le sue vestimenta si videro talmente tinte di sangue, che non restava di bianco se non che quel tratto ch’era coperto dalla sua cinta. Il duca di Svevia, il quale era subentrato all’imperatore suo padre, morto fra via, cangiò allora a questo riguardo le armi dell’Austria, e le diede uno scudo rosso con faccia d’argento. Avendo poi la morte rapito in codesta spedizione anche il duca di Svevia, le truppe alemanne si rifiutarono di continuare il servigio, ricalcando la via della lor patria; sicché Leopoldo non potendole trattenere, restò fermo all’assedio con una parte de’suoi. La venuta successiva delle armate di Francia e d’ Inghilterra, guidate dai loro re Filippo Augusto e Riccardo I, rialzava il coraggio degli assedianti, che finalmente s’impossessarono della piazza. In uno degli assalti che vi si diedero, Leopoldo, resosi padrone di una torre, vi faceva piantare la propria bandiera, del clic offesosi il monarca inglese, siccome di un atto di autorità, ve la fece staccare e calpestar dalle sue genti. Leopoldo sentì vivamente cotale affronto, e si propose di vendicarsene un giorno, quando presentata gli si fosse la congiuntura. Questa infatti, contro la sua aspettazione, non tardò ad offrirglisi allorché si fu restituito nel suo paese. Riccardo in fatti volendo riguadagnare il suo, prese la via dell’isola di Corfù; ma ebbe a soffrire per viaggio una violenta burrasca, che Io gettò sulle coste dell’Istria, ove