DEI CONTI DI MONTECIIIARUGOLO 4G7 P I 0. 1608. PIO, secondo figlio di Pomponio Torcili, succedette a suo padre nella contea di Montechiarugolo e di Ramo di Francia di gotta, da’quali 110I salvava la sua gioventù. Coraggioso nel sopportare le disgrazie, fornito d’ogni virtù cristiana, contava i giorni con atti di beneficenza e con magnanime azioni. Mori nel 1783 in età di ottantaquattro anni. Avca egli coltivate le belle lettere e le matematiche, e lasciò un trattato sulle fortificazioni, scritto in italiano, e molto stimato, ma che non è ancora posto alle stampe. Da Claudia Luigia Monmerquè, clic avca sposata nel i755 e che morì ilei 9 febbraio 1790, lasciò Punico figlio Giuseppe, undécimo conte di questo nome, nato a Parigi, che fu poi colonnello di cavalleria al servigio della Francia, e cavaliere dell’ordine di Santo-Stanislao. RAMO DI POLONIA GIUSEPPE SALINGUERRA, quinto di questo nome, figlio di Salinguerra IV e nipote di Pomponio Torelli, conte di Montechiarugolo, nato nel 7 gennaio 1612, sfuggì con Adriano suo cugino ai satelliti di Ranuccio I Farnese, mercè P umanità c pietosa riconoscenza dei Kecolleti di Monte-chiarugolo, e fu tolto a Gualtieri, sotto gli occhi della contessa Bentivoglio, vedova di Pio Torelli, suo zio. Invitata dai Maciejowski, portossi in Polonia, ove, ad esempio di questa famiglia, egli tradusse in polacco il proprionome Torelli, facendolo CIOLECK, come scorgesi negli atti, ove egli è intitolato: Illustris et magnificus Josephus Salinguerra, comes Ciolek, fìlius olim illustris et magnifici Salinguerrae comitis Montiscluriculi. Approfittando della nazionalità ac-