io8 G. S. DEI CO. D’ANDECHS E DUC. DI MERANIA «uta (Koeler, pag. 78). Tragico fu questo avvenimento, ma gli scrittori non sono d’ accordo nò intorno al luogo della scena nè intorno alle circostanze. Vogliono alcuni che venisse assassinato a Plassemburgo da un certo Hager, del quale avesse violata lo sposa; altri invece pretendono, seguendo la cronaca di Diessen, che le sue genti lo avvelenassero nel castello di Langkheim; e la cronaca di Melk racconta che fu pugnalato nel castello di Niesten e sepolto a Langkheim. Però ricorderemo che nel suo testamento , cretto a’ 17 giugno 1248, indizione VI, egli ricorda: Nos egriludinis molestia ledo efeeurnbentes (Monum. Boica., tom. Vili, pag. 184); locchè è indizio di una morte naturale. Fu questi Pultimo della sua famiglia, essendo morto celibe, comechè Koeler gli attribuisca in isposa bianca, figlia di Tebaldo il Postumo conte di Sciampagna. £ ben vero ch’ella venne fidanzata ad Ottone; ma il matrimonio non ebbe luogo, perocché Bianca sposava nel »236 Giovanni il Rosso duca di Brettagna. L’ eredità di Ottone fu divisa fra varii coeredi. Mai-nardo Il conte di Gorizia nell’alta Lusazia si mise in possesso del ducato di Merania per parte di Matilde sua madre, figlia del duca Bertoldo III. Enrico vescovo di Bam-berga si insignorì di alcuni castelli e dominii, che congiunse? alla sua chiesa in forza dell’atto del febbraio 1248, di cui si parlò più sopra: Beatrice, sorella maggiore di Ottone, ed il marito di lei, Ottone'di Orlainunde, non ebbero che una minima parte nella successione di questo principe. Fra gli altri dominii s’impossessarono del Voigtland, del castello di Plassemburgo, della città di Calmbach, di Prut-zendorii, di Goldernach, di Mengau e di Wertzberg. Alice, sorella minore di Beatrice, ed Ugo di Chalons di lei sposo, ebbero per ¡speciale disposizione del duca la contea di Borgogna. La città di Baruth in Sassonia ed il castello di Cadolburgo formarono la parte di Elisabetta di .Merania e del di lei marito, Federico, burgravio di iN'orimberga.