DEI SIGNORI DI FERRARA 485 da Montafiorc, figlia di Uguzzone (Vedi Savioli , Annal. JJolog., toni. II, pag. a4j) gl* nacquero, secondo varie cronache, due figli, Ricciardo e Salinguerra; però non v’ha di certo se non che questa sposa fedele «ccompagnavalo nella sua detenzione a Venezia, e Io consolava fino gli ultimi istanti ch’ei visse (i), GIACOMO. 1244. GIACOBO o GIACOMO, aveva il cervello disordinato, dice Muratori (2). Alla presa di Ferrara, Azzonc ed i capi dell’esercito, non credendo dover temere di lui, gli promisero ritirarsi ove avesse voluto, ed ci scelse la corte di Ezzelino suo avo materno (Vedi Pigna, Storia dei principi d’ Este, lib. II, pag. 189). 11 partito ghibellino volle richiamarlo a Ferrara, ma la di lui dappochezza gl’impediva approfittar dell’invito. Nel 1245 l’imperatore Federico II lo investiva de’feudi, provenienti dalla contessa Ma-tilde, i quali verso il 1210 aveva dati a Salinguerra suo padre, e che Innocenzo III gli avea confermati nel I2i5 (Vedi Trist. Caldi., Istoria di Milano,, lib. III). Degli stessi feudi vennero poscia investiti verso il i3Go dall’imperatore Carlo, IV i Gonzaga, come attestano il Passerino, Storia dei Gonzaghi, lib. IV, fol. 3a5; e Maria Equìcola, Storia di Mantova, lib. II, pag. g5. Giacomo sposo Maria (1) Porro Dominu-s Salinguerra solitus erat dicere: Coelum coeli domino, terram autem dedit filiis hominum, quasi per hoc volens glo-ri ri quod potens esset in terris, et lamen in aquis Venaàarum marnimi eslt et cum esset sapiens filium habuit stultum... hic dictus est JacSbus Torellus (Vedi Cronica Vaticana) ■ 11 Tassoni , nel esu- lo IV stanza 09 della Secchia Rapita, dipinge coi segiionti versi la potenza di Salinguerra ; Di Salinguerra il poderoso io dico, Che tenne già Ferrara e Fralicolmo. (2 ) Jacobus Torellus quoque ejus unicus filius jann in aetate faclus, omicis erat maerori,' gaudio inimicis, ut potè fatuus et delirus. Uae conditiones rerum eum virum reddiderunt inglorium, eie. ( Vidi Chronica parva Ferrar. Rer. Ital., toni. Vili, png. 4^4)'