DEI COSTI DI MONTECIIIARUGOLO 457 vette contro essi, Io zelo onde proteggeva i Francesi e sosteneva gli interessi del re, tanto odio gli aveano procacciato, che la città inviava nel 4 maggio Damiano Cornaz-zano al duca milanese con forti accuse contro esso, per cui giudicò egli necessario di andare a giustificarsi personalmente. Nel maggio i5i7 porse aiuto al conte di Wovellara, che trovavasi sul punto d’essere assalito da Achille conte di Guastalla. Temuto da’suoi nemici, amato dai sudditi, stimato dai sovrani, felice nell’interno di sua famiglia, Francesco oc-cupavasi con sua consorte nelle scienze e nelle lettere, allorché la morte colpivaio nel 6 settembre 1518, nella età sua ancora fiorente. Gli furono fatti funerali cotanto magnifici che, per quello dicono gli storici, in Parma non ve n’erano'esempi. Lasciò egli dalla sua sposa Damigella Trivulzi, Paolo, che segue; e quattro figlie: Angela, moglie del conte Wenceslao Hangone; Paola, maritata nel 16 giugno 1518 al conte Giovan Pietro Beigioioso ; Orsina e Na-stasia. In gioventù egli ebbe-pure un figlio naturale chiamato Gasparo, il quale colle poesie ottenne fama. Francesco aumentò i sobborghi di Montechiarugolo, ristabilì le fortificazioni della cittadella, che fornì anche di bella artiglieria di bronzo impressa delle sue armi (l Tedeschi la trasportarono nell’arsenale di Mantova, e l’anno i75o circa la vendettero). Francesco avea aumentato con-siderabilmente le imposte in Guastalla, e ciò appare da un breve di assoluzione datato 24 agosto i5i7 eh’ egli aveva ottenuto da papa Leone X, per tranquillare su tal punto la sua .coscienza. • PAOLO. • 1518. PAOLO, figlio di Francesco Torelli, gli succedette in tenera età sotto la tutela di Damigella sua madre, la quale durante la propria reggenza fondò nel i522, per adempire le intenzioni dello sposo, un convento di Recolleti nominato Santa-Maria-ddle-Grazie, fuori delle mura di Montechiarugolo. Infrattanto ch’ella occupavasi nelle fabbriche di codesto stabilimento, le quali non vennero ter-