DEI CONTI DI SAVOJA he luogo fra loro presso Montmelian. Nel 1146 Amedeo vesti la croce in un viaggio che fece a Metz, e nel 1147 parli col re di' Francia alla volta di Terra Santa. Narra Odone di Deuil che in Asia, avendolo il re spedito innanzi a se con Goffredo di Rançon, questi due valorosi attrassero colla loro temerità sopra l’armata francese un sì grave disastro, che se non era la prossima parentela del monarca e del conte, li si avrebbero condannati alla corda (Chifflet, San Bernard Gen. illustr., pag. 63-66). Fu verisimilmente li vergogna di questo avvenimento, che indusse Amedeo a tornarsene precipitoso in Europa; ma avendo presa terra a Nicosia in Cipro, ivi mancò nel i.° aprile 1148, lasciando dal suo matrimonio Umberto, che or segue; nonchi almeno due figlie, delle quali una, appellata Mafalde, ovvero Matilde, divenne sposa di Alfonso Enriquez primo re di Portogallo, e l’altra, nomata Alice, lo fu di Umberto II signor di Beaujolais. Comechè Amedeo lì non assuma il titolo di conte di Savoja in veruno degli atti suoi, ma solamente quello di conte di Morienna, sembra certo per altro ch’ei possedesse entrambe queste provincie (V. Gui-gues 1F conte del Viennese ). UMBERTO III, detto il SANTO. n48. UMBERTO, rato a Veillane il i.° agosto ii36, fu tratto dall’abazia di Aulps dell’ordine cisterciense, dove avea vestito l’abito, affinché succedesse al contò Amedeo suo padre, sotto la tutela dell’altro Amedeo vescovo di Losanna. Tosto che fu in istato di vestire le armi, diè saggi del suo valore: nel ii53 mosse contro Guigues V conte di Albone, che stava assediando Montmelian, e Io costrinse a ritirarsi: nel 1158, invitato dall’imperatore Federico Barbarossa alla dieta di Roncaglia, si contentò di inviarvi tre prelati perchè lo rappresentassero e vegliassero ai di lui interessi; ma nel 1162 non potè dispensarsi dal-l’accompagnar l’imperatore all’assedio di Milano, ove si distinse non poco. Federico per altro non tenne in gran conto i suoi servigi, perchè egli erasi spiegato a favore di papa Alessandro III contro l’antipapa Ottaviano. Anzi, per punirlo di aver abbracciata tale obbedienza, concesse ai