Ì2/\ CRONOLOGIA STORICA la Lombardia fu il teatro della guerra, non più si trattò di reprimere l’ambizione dei Visconti: la condotta degli ulfìziali di papa Gregorio XI traeva a se tutta l’attenzione delle italiche potenze, nel tempo stesso che essa iacea sollevare le città dello stato ecclesiastico. Forinossi adunque per dare appoggio a queste città una confederaeione, alla quale presero parte la regina di Napoli, Betnabò, i Fiorentini, i Pisani ed i Senesi. Più di ottanta piazze si sottrassero all’ obbebienza del pontefice e si mantennero nella loro ribellione, ad onta degli sforzi del partigiano Auciul e de’suoi inglesi per farle rientrare iti dovere (Muratori). Galeazzo cessò di vivere nel 4 agosto 1378 in età di cin-quantanove anni. Egli avea preso poca parte nell’ultima epoca della sua vita negli affari che non riguardavano il suo ducato; egli passava il più del tempo in compagnia di uomini di lettere), de’quali il più distinto era il Petrarca; e fu appunto dietro persuasione di questo celebre uomo, clic fondò una grande biblioteca cd istituì 1’ università di Pavia. 11 suo buon gusto per l’architettura mani-festossi ne’molti begli edifìzi che fé’costruire: fu egli appunto clic fabbricava la cittadella di Milano. 11 ponte che innalzò sul Ticino viene riguardato siccome un capo di opera d’arte. Il Petrarca, avaro com’era di lodi anche coi grandi uomini del suo secolo, non potè contenere la sua ammirazione, non potè tralasciar di encomiarlo parlando di un palazzo che questo principe avea fatto erigere nella parte settentrionale della città di Pavia. Galeazzo, esclama egli, vinse nelle altre sue opere i principi più potenti del-1' Europa ; ma t/ui vinse se stesso. A questo palazzo, dove avea raccolti i più bei dipinti, andava congiunto un parco di quindici miglia di circonferenza. Per dargli sì fatta estensione, fu mestieri togliere una parte delle loro- proprietà a molte famiglie, che furono assai scontente dei risarcimenti che lor si concessero. Un particolare di nome Bartolo Sista, forzato a rinunziare ai campi trasmessigli dai suoi padri, si sentì talmente olleso di questa violenza, che colpì Galeazzo di un colpo di pugnale, che giunse soltanto a sfiorarlo, perchè quel giorno aveva sotto gli abiti una parte dell’armatura. Galeazzo, dice Muratori, fu poco compianto, pcrfchè avea calpestato il suo popolo per piovve-