DEI MARCHESI DI MONFERRATO 287 truppe c col disegno di punire i congiurati : ma la sua diligenza non valse che ad accelerare l’effetto della congiura. Nell’8 settembre 1290, mentre egli stava occupato a fare le sue indagini, sorse tutto ad un tratto una sedizione nella città. I cittadini, superiori di forze, presero il marchese e le sue genti, che in seguito lasciarono libere, dipo averlo rinchiuso sotto buona guardia in una gabbia di ferro. Fu in questa orribile prigione ch’egli dopo aver passati quindici mesi cessò di vivere nel 6 febbraio, secondo il Muratori, ovvero nel i3, giusta Benvenuto di San-Gior^io, del 1292: tale fu la catastrofe della tragedia cbe recito sul teatro d’Italia Guglielmo V marchese di Monferrato. S’egli ebbe grandi prerogative, non si può negare, dice il Muratori, che non abbia avuti più grandi vizi. l'elice, aggiungagli, se avesse saputo spendere il tempo che Iddio gli lasciò per fare una sincera penitenza! Temendo gli Alessandrini che la sua morte non fosse un’ invenzione, gli versarono addosso per assicurarsene lardo e piombo fuso, dopo di che restituirono il corpo, che venne sepolto all’abazia di Loccedio. Oltre ai figli che abbiam ricordati, Guglielmo lasciava da Beatrice, sua seconda sposa, il figlio che or segue; nonché Alasia, che sposò l’oncello, figlio di Orso Ursino patrizio romano. GIOVANNI 1 detto il GIUSTO. 1 1292. GIOVANNI, nato nel 1276, successore di Guglielmo suo padre, ne intese la morte alla corte di Carlo II re di Napoli, ov’erasi ritirato. Matteo Visconti signor di Milano, profittando allora della sua lontananza, entrò con un potente esercito nel Monferrato, e, prese diverse piazze, sparse un terrore sì grande, che il popolo di questo marchesato lo scelse a suo capitano coll’annuo appuntamento di tremila lire. Il nuovo marchese, al suo giungere, fu quindi obbligato di confermare tale elezione, rilasciando a Matteo una patente con cui lo istituiva suo luogotenente. E a sapere che la città di Asti, come la più parte di quelle della Lombardia, era a que’ giorni divisa fra le due lazioni dei Ghibellini e dei Guelfi. Ora avendo i primi chiamato in