3y8 CRONOLOGIA STORICA ber latto sentire, entrare nella città cogli abitatori della campagna, massacrare il duca, la duchessa e le sue guardie, impadronirsi della cittadella, ed istituire quel governo che avessero aggiudicato a proposito. Erasi scelta per 1’ esecuzione di tal progetto una domenica nei primi giorni di ottobre, ove il signor Ambrogio Aldegatti, entrando nel possesso del vescovado, dovea cantare la sua prima messa, alla quale aveano ad assistere il duca e la duchessa. Mentre però essi trovavansi al santo sacrifizio, accompagnati da Luigi della Mirandola e da Vespasiano di Gonzaga duca di Sabionetta, durante il Credo si recò al duca una lettera che, rivelandogli la cospirazione, lo avvertiva che dovea succedere nello stesso giorno, e che il tocco di campana che dovea servir di segnale si sarebbe dato al cominciar del prefazio. Il duca mostrò la lettera a Vespasiano; e questi senza interrompere il divino officio prese all’istante il suo partito, fe’ chiudere i suoi alabardieri intorno al duca; cd uscito, spedi tostamente genti a levar tutte le corde e le scale delie campane. Nello stesso istante fe’salire a cavallo Iìartolommeo Mazocco, che trovavasi alla porta della chiesa colla sua truppa, e fece-pubblicare a suono di tromba là proibizione a tutti i proprietari di uscire dalla sua casa sotto pena di morte. Con questa presenza di spirito, egli salvò il duca e la duchessa cd impedì la rivoluzione. 11 duca fc’ in seguito arrestare i principali congiurati. Marco Antonio Cotto fe’per ordine suo mettere a morte in Chieri Oliviero Capello. Flaminio, arrestato, perì poscia a Goito, ove lo si era trasferito. Ristabilitisi l’ordine e la tranquillità, il duca Guglielmo se ne ritornò a Mantova, lasciando Vespasiano di Gonzaga suo parente al reggimento di Casale, ove colla saggia sua condotta riguadagnò l’affezione degli abitanti (Campana, Vita del re Filippo II, p. 3, 1. I; Caroldi, Fila di Fespasiano Gonzaga ,• Ireneo Affo, Fila di Fespasiano Gonzaga). Nel i5^2 Guglielmo si recò a trovar Gregorio XIII in Roma all’epoca della sua esaltazione; e nel 15y4 accolse magnificamente il re Enrico III, che fuggendo la corona di Polonia avea presa la via dell’ Italia per tornarsi in F'rancia (V. Sansovino, Orig. delle case illustri d’Italia, pag. 3(ìa). Nell’anno stesso Guglielmo faceva erigere dall’ imperatore il Monferrato in ducato. Questo