ioG CRONOLOGIA STORICA de’suoi giorni. Gertrude, la seconda, sposato Andrea II re di Ungheria, periva l’anno 1213 nel modo che fu da noi annunziato all’articolo del di lei sposo; Agnese, la terza figlia, divenne famosa pel suo maritaggio con Filippo Augusto re di Francia; e Matilde, la quarta, fu badessa di Lutzingen in Franconia per ventitré anni. OTTONE, detto il GRANDE. 1204. OTTONE, detto il GRANDE, terzo figlio del duca Bertoldo V, a lui succedette nella contea d’ Andechs c nel ducato di Merania. Aderente non meno che il padre suo alla casa di Svevia, egli fe’mostra del suo valore in difesa di Filippo re de’ Romani contro Ottone di Brunswick di lui competitore. Filippo ricompensò il di lui zelo, dandogli in isposa nel 22 giugno 1208 Beatrice di Svevia sua nipote, erede della contea di Borgogna, della quale congiunse il titolo a quelli di duca di Merania*e di Dalmazia, e di principe di Voigtland. Però il possesso di questa contea gli venne conteso da Stefano di Borgogna visconte d’Auxonne, che stimava esserne il legittimo erede, siccome più prossimo in linea maschile: la controversia non fu terminata che nel i23o, mercè il matrimonio di Adelaide, figlia di Ottone, con Ugo nipote di Stefano (V. i conti di liorgogna). Nel 1234 Ottone tenne ad Inspruck, che egli aveva eretta in città, di semplice mercato ch’era dapprima, gli stati del Tirolo, ai quali intervennero i vescovi di Brixen e di Trento, e tutta la nobiltà del paese (Hundt, tom. I, pag. 447)i ma appunto in nome dell’imperatore eh’ei presiedette a quest’assemblea, della quale tutti i membri non dipendevano che da lui. Ottone, la cui morte viene da Ilollman ne’suoi annali collocata sotto Io stesso anno, lasciò dal suo matrimonio due figli maschi e quattro femmine. 1 maschi furono Ottone, che or seguita; e Poppone, il quale nel 1238 fu il quarto della sua casa che divenisse vescovo di Bamberga ; ma, spoglio com’era delle episcopali virtù, la sua mala amministrazione fece sì che lo si discacciasse nell’anno stesso ch’era stato eletto. Essendo però venuto a capo di risalire sulla propria sede, dopo il