DEI CONTI DI GUASTALLA 4i3 ed Azzone suoi figli- Obizzo non potò per altro conservare il suo acquisto, e videsi obbligato nel i346 dai Milanesi a cederlo a Luchino pel prezzo che a lui era costato. Guastalla seguì la sorte di Parma, e cadde egualmente sotto il potere dei signori di Milano. Questa città restò soggetta per lo spazio di circa cin-quantasei anni a quella signoria, durante il qual tempo giacque in preda alle dissensioni ed alle moltiplici guerre che turbarono questa parte della Lombardia (V. i duchi di Milano cd i duchi di Mantova). Negli anni i4o3 e i4o4 Ottone di Terzi, generale del duca di Milano Giovanni Maria Visconti essendosi reso assoluto signore di l’arma, come abbiamo già riferito (V. i dachi di Parma c di Piacenza), Guastalla e Montcchiarugolo caddero allora sotto la di lui soggezione. Questo signore avea avuto la destrezza di mantenersi sempre in favore del duca di Milano, il quale essendo collegato coi Veneziani per ¡scacciare da’suoi stati Francesco Carrara signor di Verona, Ottone di Terzi mosse a lui contro; gli eserciti uniti, vennero capitanati da Jacopo del Venne e da Francesco di Gonzaga, marchese di Mantova. Allora Guido Torelli, ad eccitamento di Terzi, vi prese parte, e nel 5 gennaio i4o5 entrò in Verona colla sua armata; ma essi non appena godevano della loro vittoria, che Jacopo di Carrara si recò con una ragguardevole truppa a saccheggiare i dintorni della città; cd i confederati uscendone per respingerli, si venne ad un fiero combattimento, ove Torelli restò prigioniero con altri dei capitani. Breve per altro fu questa cattività; mentre avendo i confederati raccolte le loro disperse milizie, ripresero Verona, liberarono Guido, e con ciò intieramente ruinarono la potenza dei Carraresi. Ottone di Terzi, occupato unicamente nell’aumentare la sua potenza, trovò di suo interesse il richiamare in Guastalla Guido Torelli suo congiunto ed amico, ch'eragli interamente devoto; egli fece conoscere a Giovanni Maria Visconti le obbligazioni che gli correva di ricompensar questo signore delle spese clic aveva fatte in di lui servigjo, e la grande utilità che in seguito il medesimo poteva recargli; e le sue rimostranze tornarono sì efficaci, che il duca nell’anno i4o6 die’in feudo a Guido Torelli Guastalla, che allora faceva parte del Cremonese