DEI DOGI DI VENEZIA 583 ziaiii, pel cardinale. Venivagli opposto dai Veneziani Antonio dalla Scala signor di Verona, il quale mercè il soldo di quindicimila fiorini al mese gli faceva la guerra. Dopo due anni d’ostilità, Antonio si vide spogliato di tutti i suoi stati da Giovan Galeazzo Visconti signor di Milano, che, non avendolo potuto indurre alla pace, s’era contro di lui collegato col signore di Padova} ma quest’ ultimo anch’egli alla sua volta inimicossi Giovan Galeazzo; cd eccone il motivo. Pretendeva egli che Vicenza, una delle città conquistate, dovesse a lui riappartenere. Giovan Galeazzo gliela rifiutava, e ciò era motivo di grande discordia fra loro. Ne/ 19 maggio (Muratori), e non già nel 29 marzo, quest’ ultimo collegavasi coi Veneziani, col marchese di Ferrara e col signore di Mantova, contro Francesco Carrara; e nei primi giorni del novembre toglievagli Padova, e lui medesimo nel dicembre facea prigioniero in Treviso per opera del suo generale Jacopo dal Verme, e lo inviava a Como cattivo. Riuniva così Giovan Galeazzo a’suoi domimi la signoria di Padova, cd i Veneziani divenivano padroni della Marca Trivigiana, e ciò conforme al trattato stipulato fra loro. Nel i39o i Veneziani, gelosi dei progressi di Giovan Galeazzo, aiutavano segretamente Francesco Carrara il giovane al ricupero di Padova, ove in fatto poco dopo rientrava. Antonio Venteri mori nel 23 novembre 1400. « Il » dogado di Venieri, dice Laugier, fu gloriosissimo; ei ri-ri parò alle perdite fatte dalla repubblica sotto i suoi pre-» decessori, ristabilì il suo commercio, estese il suo impero, » e la rese in qualche modo l’arbitra sovrana delle vicine n potenze ». MICHELE STENO. • i4oo. MICHELE STENO venne eletto il 1." dicembre, in età di sessantanov’anni. L’imperator Roberto, nella sua spedizione d’Italia, inoltravasi da Padova per portarsi a vedere la celebre città, ed il doge accompagnato dalla signoria, imbarcatisi nel Bucintoro vennero ad incontrarlo, ed entrarono con lui in Venezia il 10 dicembre 1401, donde poi non partiva egli colla propria consorte ed i figli che nel