DEI DUCHI DI MILANO gosto i4oa5 e v* m01ì nel 4 settembre seguente, lasciando da Caterina sua sposa due figli, cioè Giovanni Maria, che gli succedette nel ducato di Milano; e Filippo Maria, che tu da lui creato conte di Pavia, di Vercelli, di Alessandria, di Tortona, di Verona, di Vicenza e di altre città} nonché una figlia di nome Valentina, di cui abbiamo or ora parlato (Corio. Murat.). A Gabriello, uno de’suoi figli naturali, che avea fatto legittimare, lasciò Pisa e Crema. Giovanni Galeazzo fu il più celebre dei Visconti duchi di Milano. Protesse le arti e le lettere, collocò nell’università di Pavia i più celebri uomini del suo tempo, i due fia-faelli, Fulgoso, il Comasco, Ugo Siesmo, Biagio Peccarne, Antonio Vacca, Emanuele Crisoloro, Pietro Filargo, dopo il pontefice Alessandro V. Egli ristabilì l’ordine nell’amministrazione de’suoi stati, cosa sconosciuta prima di lui, e la diplomazia gli va debitrice ch’egli pel primo raccogliesse con ordine negli archivi i documenti e gli atti pubblici. Fu egli pure che ristabilì l’arte militare in Italia. La cattedrale di Milano, che non è ancora compiuta, la cittadella di Pavia, il ponte sul Ticino, e la certosa di Pavia, ov’egli fu seppellito, sono le di lui opere. Egli arricchì la sua patria, ristabilendovi l’agricoltura, e facendovi scavar de’canali che ne costituiscono la ricchezza. Le sue conquiste lo aveano guidato al punto di aspirare a farsi re d’Italia, e se fosse vissuto più lungamente avrebbe potuto giungere a questo termine. Fu severo nel far osservare ai suoi sudditi quella giustizia che violava impunemente egli stesso. Io voglio, diceva egli , che non siavi alcun altro ladro ne’ miei stati fuori di me (Lalande, viaggio d’Italia). La sua vedova Caterina gli sopravvisse. GIOVANNI MARIA VISCONTI. 1402. GIOVANNI MARIA, primogenito di Giovanni Galeazzo, nato a’7 settembre i388, gli succedette nel ducato di Milano; e come era per anco minore, restò sotto la tutela di Caterina sua madre, e sotto la reggenza di Pietro di Candia arcivescovo di Milano, di Carlo Mala-testa signore di Rimini, e di Jacopo del Verme. 11 poco