DEI DUCIII D’AUSTRIA 5i del Tirolo glielo fece conoscere; c fu appunto per di lui interposizione clic Alberto acconsentì di restituire la dote della suocera con cento marchi d’argento per le spese della guerra, intanto che l’elettor palatino, scelto ad arbitro della questione di diritto risguardante la restituzione dell’ alta Austria, stava per pronunziare il proprio giudizio. L’elettore infatti decise a vantaggio di Alberto d’ Austria, clic divenne con ciò pienamente ’ possessore del suo ducato. Nel 1289 egli entrava armatamano in Ungheria per vendicarsi delle incursioni che un conte, di nome Ivano, aveva fatto nell’Austria: prendeva alcune piazze, ma restava perdente all’ assedio di alcune altre. Ritornatosi nello stesso anno da quella spedizione, venne assalito da Rodolfo arcivescovo di Salisburgo, il quale rivendicò siccome spettanti alla sua chiesa alcune terre dell’Austria, che Alberto crasi appropriate a titolo di feudi vacanti. La morte del prelato, avvenuta nel seguente anno, pose fine alle ostilità (Fasi. 6’am-pilicuses, pag. 1180 - 118a). Dopo la morte dell’imperatore Rodolfo, la città di Vienna, ribellatasi nel 1291 contro di Alberto, gli chiuse in faccia le porte: ma egli la soggiogava in capo a qualche mese, intercettandole i viveri. Alberto nel 1292 concorse con Adolfo di Nassau alla successione dell’impero, nè risparmiò verun eccitamento e veruna somma per acquistarsi i suffragi degli elettori; ma la sua potenza, che metteva sospetto agli elettori medesimi, e la troppo spiegata bramosia di salire al trono, furono causa della sua esclusione . Non guari dopo egli riceveva da Adolfo ad Oppcmheim una nuova investitura dell’Austria, colla conferma di tutti i privilegi che i precedenli imperatori avevano accumulati in questo ducato; e nell’anno stesso conduceva un’armata contro il vescóvo di Costanza, il quale d’accordo con quei di Zurigo avea eseguite alcune usurpazioni nelle terre d’Alsazia e di Svevia. Le prime ostilità furono seguite da un trattato di pace, che fece rientrare in mano di Alberto ciò ch’eragli stato tolto. Nel 1294, avendo egli stabilite certe saline nella valle di Rucheln, presso quelle dell’arcivescovo di Salisburgo, fu questo soggetto di querele c di minaccio per parte dello stesso prelato. Alberto però non ne fece verun conto; anzi avendo l’imperatore, che