DEI MARCHESI DI MANTOVA 393 resi in Calabria; ma l’imperatore in quella vece lo creò suo capitano generale in Italia. Venezia tentava di ricondurlo a se nel 1498; ma Lodovico Sforza duca di Milano la vinse in prestezza, creandolo con lettere del i3 ottobre dell’anno 1498, comandante generale delle sue truppe allorché questo principe avendo nel 1499 perduta Alessandria, abbandonava Milano a Luigi XII, che nel 6 ottobre vi fece il suo ingresso. Fra i grandi signori che si recarono a corteggiarlo, il re distinse grandemente Giovanni Francesco, l’onorò del collare dell’ordine di San-Michele, e nel i5oo lo impiegò al suo servigio. Nel i5o3 egli lo inviava verso Napoli per liberare Gaeta, assediata dagli Spagnoli, e nel 27 luglio dell’anno stesso lo creò suo luogo-tenente generale c viceré di questo regno. Giovan Francesco, consunto da una febbre ostinata, tu obbligato a tornarsene a Mantova nel i5o6. Giulio II, colla sua lettera del a5 ottobre dell’anno medesimo data ad Imola, lo elesse luogotenente generale dell’armata che destinava a spogliar i Bentivoglio del possesso di Bologua. Appena Giovanni Francesco ebbe riposta questa piazza fra le mani del pontefice, Luigi XII lo chiamò a se per farlo muovere contro i Genovesi. 11 marchese di Mantova li fece rientrare nell’obbedienza; ed allorché questo monarca passò le Alpi nell’aprile del i5og, egli, che s’era accordato alla lega di. Cambrai, prese nel maggio Casalmaggiore e ruppe Bartolomeo d’Alviano. Indi se ne andò a corteggiare il re a Casciano sulle rive dell’ Adda, e venne accolto da questo monarca con ogni specie di bontà. Ma dopo la battaglia di Agnadel, vinta nel i4 maggio, essendosi i Francesi in-noltrati fino a Peschiera sul Mincio, Luigi XII, per far onta a Massimiliano, che in luogo di abboccarsi con lui s’era rivolto ad Arco (1), s’impadronì di Peschiera stessa, che difendeva da una parte le sue conquiste e dall’altra apriva un (1) Arco, piccola città ilei Tirolo sulla Sarla, apparteneva da più di cinquecento anni ai conti di Bogen ossia d’Arco, usciti da un ramo della famiglia di Baviera. li castello, ch’era fortissimo e che domina la città, rinchiude ricchézze diplomatiche assai ragguardevoli, che i dotti i quali per là passeranno troveranno utile di visitare. Arco fu eretto in contea nell’anno »4*5 dall’ imperalor Sigismondo.