DEI DOGI DI VENEZIA tcna, fece inalzare una gran torre allo sbocco Jcl Brenta-, ma nel mentre ch’ci sovraintendeva all’opera, un sedizioso, chiamato Galla, cccitogli contro una sollevazione, per la quale fu ucciso l’anno 755 (Dancluli Chron., tomo XII, Jìer. ItaL). GALLA. 755. GALLA, dopo aver fatto perire Teodato, trovò mezzo di farsi eleggere in di lui luogo. Durava però assai poco: alcuni zelanti cittadini, visto l’abuso ch’egli facea della propria autorità, nel j56 s’impadronivano di lui, Io acciecavano e lo esiliavano. DOMENICO MONEGARIO. 756. DOMENICO MONEGARIO fu scelto per successore a Galla; ma nel timore ch’egli abusar potesse del potere supremo, gli si diedero per aggiunti due tribuni, i quali ogni anno dovevano esser cambiati. Codesti legami non furono bastcvoli a contenere l’altero e feroce carattere di Monegario, il quale, per nulla contando i tribuni, dispregiava i loro consigli, e non seguiva altre leggi che le proprie passioni e capricci. Sopportarono i Veneziani tale tirannico governo per ben otto anni, ma alfine nel 764 ricorsero all’usitato rimedio: sollevaronsi, e acciecarono e discacciarono il doge ( Danduli Chron.). MAURIZIO GALBAJO. jG4- MAURIZIO GALBAJO, nobile eracliano , venne eletto in luogo del Monegario, e mercè la diversa condotta da lui tenuta, acquistossi l’amore del popolo così, che nel 7,77 s* c*ava Pcr c°Hcga il proprio figlio GIOVANNI. E questa la prima volta che i Veneziani avessero contemporaneamente due dogi; esempio, dice il Muratori, che produsse in seguito perniciosi eflelti. Nello stesso anno 777, secondo il Dandolo, mori Maurizio, lasciando di sè gran-