5o6 CRONOLOGIA STORICA suo frateHo legittimo e Giulio fratei suo naturale, che avevano contro di lui cospirato; al'momento però dell’esecuzione, fece loro grazia e commutò la pena in perpetua carcere. 11 primo rimaneva prigione fino al ìSzfo, e l’altro nel i55g ottenne la libertà. Alfonsi, unitosi nelja lega di Cambrai, fu creato gonfaloniere della chiesa nel 19 aprile i5og da papa Giulio II, il quale, separatosi nell’anno seguente dalla lega, tentò di staccarne pure il duca di Ferrara, nè riuscitogli, gli pubblicava contro nel 9 agosto un* bolla, con cui scomunicavaio, e lo privava di Ferrara e di tutti i dominii moventi dalla santa sede. Dieci giorni dopo le milizie papaline, mercè le intelligenze che avea Giulio nella città, presero Modena, e poscia, mentre i Veneziani s’impadronivano del Polesine, già da Alfonso nuovamente ripreso, fecero varie conquiste ne! Ferrarese, e comandate dal duca d’ Urbino, nipote del pontefice, si avvicinavano a Ferrara: il valore di Alfonso salvò questa città, ma non potè impedire la perdita di Reggio e Brecello, nello stesso anno avvenuta. Fu desso più fortunato nella battaglia di Bavenna, combattuta tre miglia distante da quella città il giorno di Pasqua, il aprile i5t2, e solo mercè il buon riletto della di lui artiglieria i Francesi poterono contare vittoria. Sperava egli dopo si clamoroso successo il papa verrebbe seco a più miti consigli; e chiesto quindi, ed ottenuto un salvocondotto, recossi nel giugno a Roma, ove di fatto il pontefice lo assolveva dalle censure e ammette-valo al bacio del piede. Infrattanto però il duca d’Urbino non cessava di togliergli molte piazze nella Romagna, e sforzava Reggio (già da lui ripresa) ad arrendersi; ed il pontefice stesso tentava obbligarlo a cedergli il ducato di Ferrara; nè così grande sacrifizio da lui potendo ottenere, ritenevalo prigioniero; senonchè egli penetrato il fraudolento disegno, col soccorso dei Colonna se ne fuggiva, e ritornato a Ferrara, intendeva poi senza provarne rammarico la morte di papa Giulio , avvenuta nel 21 febbraio dell’anno seguente. Nel 1514 PaPa Leone X acquistò dall’imperatore per quarantamila ducali d’oro la città di Modena, la quale Giulio lì avea depositata a questo principe. Leone aveva promesso ad Alfonso, alla presenza di Francesco I re di