CRONOLOGIA STORICA minio del regno di Borgogna, il vicariato sui vescovadi di Ginevra, di Losanna e di Lione. Bertoldo, ottenutolo, Io retrocedette al nostro conte. Il vescovo Arduzio, avuta contezza di questo maneggio, si recò a visitar l’imperatore a San-Giovanhi di Lune, ov’egli teneva la sua corte plenaria, e gli riuscì di svolgerlo dalla determinazione che per sorpresa che gli si era fatta prendere. Federico per conseguente con sua bolla dell’8 settembre del 1162 indirizzata clero,easatis, militibus, burgensibus et kabitatoribus di Ginevra, rivocò la grazia che aveva concessa al duca Bertoldo, dichiarando che non vi aveva a Ginevra e nel suo territorio, nè vi doveva essere presso di quello altro sovrano che il vescovo (Sport, ibid., n.° VII, Vili, IX) Amedeo cd il duca, che trovavansi presenti a tale giudizio, testificarono che vi si sarebbero sottomessi, facendo col vescovo le loro scuse; ma il primo di essi non era per nulla convertito, come lo provò dappoi con nuove contese, che costrinsero l’arcivescovo a colpirlo colla Scomunica. Il conte parve atterrato da questo colpo, ed in una grande assemblea, cui presiedeva l’arcivescovo di Tarentasia, riconobbe insieme co’suoi due figli Guglielmo ed Amedeo, che l’accompagnavano, di avere ingiustamente tentato d’usurparsi i diritti di regalie contro il vescovo di Ginevra, al quale soltanto spettavano. Si stipulò dappoi in presenza dell’arcivescovo di Tarentasia, di quattro altri prelati e di molti altri personaggi distinti, una carta bipartita, colla quale Amedeo e Guglielmo suo figlio si spogliarono con giuramento di ogni pretesa alle regalie (Spott. ib., n.° X). Sembra che la pace fosse allora perfettamente ristabilita fra il prelato ed il conte: troviamo infatti Amedeo intervenire qual testimonio in un atto del 1178, per lo quale Enrico di Faucigni, nipote del vescovo, fece constare per mezzo dello zio e dopo una giuridica domanda, i diritti ch’egli avea sul monastero di Condamine. E questo l’ultimo documento dell’esistenza del conte Amedeo. ligli lasciava morendo da Matilde sua sposa, figlia di Pons, signor di Cuscau, due figli, cioè Guglielmo che segue, cd Amedeo signor di Gex per parte della sua genitrice. GUGLIELMO, succedendo al genitore Amedeo nella contea del Ginevrino, si vide assalito da potenti vicini,