DEI COMI DI GUASTALLA biziosa Maddalena, rifuggita a Milano, citava con inaudita impudenza. davanti a quella corte il nipote, e nel 1496 gl’intentava un processo; senonchè la di lei morte, poco dopo avvenuta, impedivale di vederne la fine. Cessate colla partenza dei Francesi le italiane bisogne, Achille prendeva in moglie Veronica figlia del marchese Pallavicini signor di Bussetto. Guastalla godette sotto al di lui governo pace e tranquillità; però veniva questa di breve alterata riguardo allo spirituale. Ed eccone il fatto. Impadronitosi Achille de’beni del dottor Paolo Bonjani, per essere questi l’ultimo di sua famiglia, ebbe a contenderla con Luigi Mu-. soni, sacerdote, al quale codesta successione spettava, e clic recatosi alla corte di Roma non solo vinceva la sua pretesa, ma pttcncva di più una sentenza d’anatema contro il paese di Guastalla. Visto Achille il malcontento suscitato per tale interdetto fra i suoi sudditi, dopo aver tuttavia sostenute per alcun tempo le proprie pretese, dovette cedere, e restituire al Musoni i'.toltigli beni : la scomunica 'veniva per conseguente levata nel luglio 149Q- Luigi XII, in quel tempo re di Francia, volendo far valere i diritti di . Valentina Visconti sua avola sul ducato di Milano, onde scacciarne Luigi il Moro, fece alleanza col papa e coi Veueziani. Achille allora trattava coi^ questi ultimi di fornir loro delle milizie, e nel g giugno i5oo inviò Luigi di Carugo e Jacopo Cignacchi a Venezia, perchè ne segnassero le- condizioni. Egli seguiva in questo il parlilo di Francia; cosicché allorquando, cangiata la di lei politica, fece essa parte nel io dicembre i5o8 alla lega di Cambrai con Giulio II, Ferdinando d’ Aragona, il duca di Sivoja, il duca di Ferrara ed il marchese di Mantova, contro gli stessi Veneziani, a’quali poco innanzi era amica, egli rimaneva fedele a Luigi. Trovossi ¿i sanguinosi fatti di Ghiarra d’Adda e d’Agnadel, il primo avvenuto nell’aprile, l’altro nel i4 maggio i5og. Senonchè pacificatosi nel i5io papa Giulio II co’ Veneziani, e scioltosi dalla lega, Achille, temendo per Guastala, inviò per difenderla e porla al coperto d’ogni insulto i suoi cugini marchesi Galeazzo, Cristoforo e Anton Maria Pallavicini alla testa di separati corpi di cavalli e fanti, i quali mantenuti esser dovcaho