DEI DOGI DI GENOVA pimento dell’accordo stipulato coi ribelli, nel a3 dello stesso mese. Nel 29 gli succedette BERNABÒ’ di GOANO, il quale poi scacciato dalla fazione. dei Fregoso e degli Adorno, veniva nel domani eletto in di lui luogo TOMMASO FREGOSO, la cui amministrazione fu più saggia che non l’avesse fatto sperare la di lui precedente condotta. Fino dal secolo IX i Genovesi, dopo averne scacciato i Saraceni, eransi insignoriti della Corsica; ora nel 1420 Alfonso re di Aragona imprendeva toglier luro codesta isola, e già crasi impadronito di Calvi, e già assediava Bonifacio; senonchè il doge accorgeva in soccorso della piazza, c fatta armare potente flotta, la faceva partire sotto il comando d’ un suo fratello. Essa giunse in tempo di vettovagliare la piazza, malgrado gli sforzi del nemico, il quale vedevasi costretto di levare l’assedio. Calvi pure non tardava a scacciare la guarnigione.aragonese ed a porsi sotto il genovese potere ( ¡11. de Brcauigrii ). Nel 1421, Filippo Maria duca di Milano, nell’intendimento di conquistare lo stato di Genova, da’.suoi antenati già posseduto, fece entrare in questo paese un esercito, sotto il comando del celebre Carmagnola ; il quale, dopo essersi impadronito di Alb'enga e d’altre piccole piazze, assediava Genova, mentre che sette galere catalane ne tenevano bloccato il porto. Il doge, che fino dal 27 giugno dello stesso anno aveva venduto Livorno ai Fiorentini per sovvenire ai presenti bisogni della repubblica, nulla omise per dilendere la capitale; ma vedendo non corrispondere l’effetto al suo zelo ed attività, vedendo i Genovesi già disposti di sottomettersi al duca di Milano), prese il partito di rinunciare al dogado. La repubblica, in considerazione di quest’atto, e col consenso di Filippo Maria, cc-devagli la città e distretto di Sarzana, sua vita durante, colla condizione però, ch’egli non potrebbe trasferire co-desto dominio in altri che nella repubblica stessa. Filippo Maria, per iion venir danneggiato dal turbolente spirito dei Genovesi, li occupava continuamente in • guerre straniere. Nei tre primi anni che- seguirono la sua conquista, egli impi.egò le flotte loro a favore di Giovanna Il regina di Napoli, la quale ne conseguiva grandi vantaggi. Nel i43i opponevasi ai Veneziani, sui quali la