DEI DOGI DI GENOVA 4' clic pubblicavasi poscia sul finire del maggio, confermando le condizioni accordate ai Corsi dalla repubblica di Genova. I capi dei malcontenti vollero piuttosto espatriare clic soltomettervisi; però Io spirito di rivolta non sortiva con essi dalTisola. Vedendo i Corsi come l’imperatore era occupato a difendere i suoi stati d’Italia contro la Francia e la Spagna, approfittavano di tale diversione per sollevarsi di nuovo. Nell’n aprile 17^4 s’impadronirono di Corte; e nel 3o gennaio 1735, determinati di francarsi del tutto dalla dominazione genovese, pubblicarono un regolamento che statuiva della Corsica una repubblica indipendente. Ora Ciaccaldi, Paoli e Giafleri ritornavano, e venivano riconosciuti primati della nuova repubblica, col titolo di altezza reale. Nel 1736 un vascello inglese arrivava da Tunisi al porto d’Aleria, di cui erano padroni i ribelli, e vi sbarcava verso la metà del marzo il famoso Teodoro , barone di Newhof col seguito di quindici persone. L’arrivo di codesto straniero, di cui la bella apparenza, le profusioni e le promesse incantavano i Corsi, fece cangiare il sistema di reggimento eh’essi aveano cominciato ad ¡stabilire. Non si trattò più di repubblica: si preferì la monarchia, c nel i5 aprile Teodoro veniva eletto re in una generale assemblea tenutasi ad Alesano. Teodoro, nato nella contea della Marck, cresciuto in Francia, sposato in Ispagna, avea minore fortuna di quello che meritassero la sua nascita, i progetti ed i talenti suoi. Un’ intrapresa contro Bastia fu il primo fatto ch’egli tentava, e che non riuscivagli; più felicemente però compiva le altre sue spedizioni, ed in pòco tempo trovossi signore di tutta l’isola, meno le principali piazze marittime. Nel 14 novembre 1736 imbarcossi per 1’Olanda, onde formare in quel paese una compagnia di commercio. Durante la sua lontananza i Corsi gli rimanevano fedeli e continuavano a difendersi contro i Genovesi. Verso il giugno 1737 Teodoro venne arrestato ad Amsterdam da’suoi creditori; trovato però mezzo di soddisfarli, tornavasene in libertà. I Genovesi, istruiti dall’esperienza non bastare le sole loro forze per sottomettere la Corsica, imploravano il soccorso di Francia, che dopo varii mesi di trattative aderiva alle loro richieste ; e nel 5 febbraio 1738