9a ClìONOLOGlA STORICA alla signoria, c nelle diverse conversazioni clic questi due politici ebbero insieme, convennero infra varie altre massime anche in questa : quando si è perduto il credilo e la fortuna, si perde comunemente anche gli amici. Nel 9 novembre, il monarca francese portossi a Pisa, e la nobiltà cd il popolo ili questa piazza attruppandoscgli attorno il richiesero volesse liberarfi dalla servitù ilei Fiorelitini ^ egli dà loro buone parole, essi le prendono per assoluto consentimento, e $ul*fatto si. danno a correre le vie, scacciando i commissari? fiorentini, strappando le armi di Firenze,.c gridando libertà!; la ottengono QÌIettivamente e la'conservano lino al 1609. Costernati i Fiorentini di questa riv>-luzionc, inviarono deputati al re per trattare un accomodamento con lui. Carlo giungeva a Firenze nel 17 dello stesso mese, e .vi era accolto magnificamente. Dopo le feste vennero i negoziati: il re domandò tre cose: 1." una somma esorbitante di denaro; 2.0 il ristabilimento dei deVMedigi ; 3.“ il dominio della città. Molti £iorjii passarono ift. trattative, ma nulla si concRiudsva, fino a che i ministri regi presentarono ai deputati fiorentini un atlo contenente le condizioni che il re esigeva da* essi, e senzà averle con essi concertatele senza far conto delle loro rimostranze, l’jer. Capponi, uno dei deputati, letto lo scrittole vinto t dalla collora, lo straccia in presenza del re. I ministri sdegnati minaccino di venire all