DEI PRINCIPI DI SALERNO .97 »desti monaci erano medici, ed uno di essi, domandato » Bassacio, loro abate, avea composti alcuni libri che trattavano dell’uso e dell’utilità di certi. rimedi. Non era » allora straordinario che gli ecclesiastici e i monaci prò-» fessassero la medicina; ed in Salerno e in tutte le pro-n vineie del regno di Napoji, la nobiltà e le persone non » credevano già avvilirsi esercitando quest’arte. Leone di » Ostia (lib. IH, c. 7) racconta che Alfano, arcivescovo » di Salerno, era esperimentatissimo in quest’arte, e che » esercitàvasi con ogni premura alla guarigione delle ma-» lattie. Un altro arcivescovo della stessa città, Romualdo » Guarva, professava egualmente la medicina, ed in gene-» rale tutta la nobiltà teneva ad onore d’esserne istruiti e ” di praticarla. Quest’uso sussistette lungo tempo in Sa-» lerno; ed alcuni scrittori, che lo ignoravano, giudicando » della maniera di pensare di quei tempi da quella dei »giorni nostri (1785) hanno creduto che il celebre me-» dico Giovanni da Procida non fosse il famoso Giovanni n da Procida nobile salernitano, autore della congiura dei » Vcspcri Siciliani ; come se la pratica della medicina fosse » incompatibile colla nobiltà della nascita. » I grandi personaggi che insegnavano e professavano » la medicina nella scuola di Salerno, innalzarono la sua » riputazione su tutte le altre scuole d’Europa; e quindi n avveniva che arrivavano da tutte parti persone a ricercar » in Salerno le medicine di cui abbisognavano, ed i più » considerabili personaggi, trovandosi afflitti da gravi ma-» lattier facevansi trasportare in questa città onde cercarvi » salute. Leone d’Ostia riporta che il cel&bre abate Desi-» derio, trovandosi afflitto da gravi malattie, cagionategli » dalle veglie e dalle astinenze, si fece portare a Salerno n per riacquistare la sanità; e nei seguenti tempi, vedesi » che Guglielmo il Malvagio, caduto ammalato in Paler-” mo, poiché aggravavasi di giorno in giorno il suo male, » fece chiamare presso di sè Romualdo Guarva arcivescovo «di Salerno, bravo medico, onde curarlo. Però quantun-» que questo prelato ordinasse diversi rimedi propri alla » di lui malattia, siccome Guglielmo non voleva usare se *» non se quelli che a lui piacevano, bentosto moriva. » Di più la storia ci accerta che a Salerno trovavansi