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Finalmente ispirarono le modificazioni generatncl del piano attualmente alle nostre riverenti meditazioni affidato. 
Sui rami suoi numerosi pertanto e separatamente in sè stessi e nei loro rapporti con la totalità del sistema, sulla esi­stenza, mancanza, perfezione o difetto delle sue instituzioni ragionerà questo foglio ossequioso, tosto che pochi rapidi cen­ni sulle progressive variazioni di numero degli equipaggi ed un separato esame e consiglio sulla quantità dai diversi ran­ghi di navi richiesta, ci abbiano posto in grado di progredire nella investigazione delle morali, economiche, militari e ma­rine sue providenze. 
Confinando però nel secolo odierno le nostre ricerche sul numero dei pubblici ruoli delle navi Corona e Vittoria (nella intera tranquillità degli anni 1711 e 1712) ce lo manifestano determinato in 200 marinai per il primo rango, con diminuzio­ne proporzionata per i ranghi inferiori. 
L'intervallo fra il 1720 ed il 1731 li ridusse a 150, rinfor­zati per altro frequentemente anche nelle ordinarie campagne con greci isolani. Questo soccorso di sua natura eccellente, ma che una pratica applicazione poco felice rendeva più grave all'erario che opportuno alle navi; le quali perciò se ne videro non solo spogliate nel 1739, ma i naturali equipaggi abbassati a 140 per il primo rango, 100 per le fregate grosse ed 80 per le leggere. 
Questi numeri, dopo la soppressione dei sottocapi, ven­nero ridotti rispettivamente a 131 93 e 76 e formano la tota­lità della parte marina degli equipaggi di VV. EE. 
Prendendo adunque per punto di comparazione le frega­te grosse, comincierà il nostro ingresso nel sommo argomento col supplicare l'Ecc.mo Senato a degnarsi di bilanciare la suf­ficienza o insufficienza numerica dell'equipaggio su la libra certissima delle teorie militari-marine, della nostra esperienza e deIresempio delle altre nazioni. 
Son le fregate grosse navi di linea di 56 in 60 cannoni. Tali legni anche tra i popoli più parchi di numero avevano sempre da 340 a 380 uomini di equipaggio di pace, distribuito in modo che tre quarti della sua totalità formino la classe ve­ramente marina (quantunque raltra quarta porzione sia tra gli stranieri composta di truppe privatamente al mare affetta­te). Ne ciò appartiene già al fatto di principi o ad insienza del 
(i!4) -MARIO NANI MOCENJGo : Storla della Marina Vene.riana.