DEI DOGI DI GENOVA (osamente co1 suoi Savojardi. Albcnga fece minor resistenza; anzi non appena videsi assediata, chiese di capitolare. Dopo questa guerra, i Milanesi s’interposero per finir quella clic gli Alessandrini aveano incontrata co’Genovesi per essersi impadroniti di Capriata, che questi pretendevano loro ap-partenerc. Gli arbitri scelti rimettevano i Genovesi in poter della piazza, ma gli Alessandrini, gettativisi dentro, da capo a fondo la ruinarono. Nondimeno combinavasi la pace nel ia3o con vantaggio dei Genovesi. Aveano questi perduto nel precedente anno la città di Nizza, di cui erasi impadronito Raimondo Berengario IV duca di Provenza. Nel 1238 giunsero a Genova due ambasciatori imperiali per domandare alla repubblica in nome di Federico II il giuramento di fedeltà; i Genovesi spedirono a questo principe una deputazione onde prestarglielo. Egli poscia inviava altri due ambascia-tori per chiedere l’omaggio; ed essi io rifiutavano, e per mettersi in istato di difesa nel caso di attacco si collcga-rono con papa Gregorio IX e colla signoria di Venezia. I Genovesi nel 1241 diedero vascelli per trasportare a Roma i prelati francesi appellati dal papa pel concilio ivi ordinato. L’imperatore, prevedendo che questa assemblea avrebbe per oggetto la sua deposizione, tentava ogni mezzo onde impedirla. Una flotta, fornitagli dai Siciliani e Pisani, crociava nel Mediterraneo, onde arrestare i prelati nel loro passaggio; questa incontrata quella dei Genovesi all’altura della piccola isola di.Melora, l’assalì, le tolse, meno cinque che presero la fuga, tutti i vascelli, arrestando i prelati che inviavansi prigioni in varii castelli del regno di Napoli. Codesta rotta immergeva nel lutto la corte di Roma, e animava sempre più l’imperatore contro i Genovesi: inviava quaranta galere nel golfo di Genova, e faceva marciare un esercito, composto di diversi popoli di Lombardia, contro questa repubblica. I Genovesi non per-devansi di coraggio : opponevano cinquantadue vascelli e due buoni eserciti, e rendevano così inutili gli sforzi di Federigo. Nel 1243, collegatisi i Genovesi, Fiorentini c Lucchesi, marciarono contro i Pisani. Il primo assalto davano i Lucchesi, e n’andavano sconfitti; sononchù, accorsi in loro aiuto i Fiorentini, rompono alla lor volta i Pisani presso al Serchio, c li perseguitano insino sotto Pisa,