DEI RE DI SPAGNA ( CASTIGLIA c LEONE ) »33 ENRICO IV dotto PIMPOTENTE. L’anno 14^4 ENRICO, figlio di Giovanni e di Maria d’Aragona, nato il 6 gennaio 1425, succedette il ai luglio al re suo padre, a cui i diportamenti del figlio avevano causato molto cordoglio. Nell’anno 1453 separatosi da Bianca di Navarra da lui sposata nel i44°i die’ la sua mano nel 1455 a Giovanna, figlia di Odoardo re di Portogallo; nozze benissimo assortite per la rassomiglianza dei costumi. Giovanna voluttuosa al pari del suo sposo, non faceva come lui verun mistero delle sue galanterie. Entrambi si resero con ciò egualmente oggetto ai dispregio ai lor sudditi. L’anno i45g i signori malcontenti ordirono una trama in cui entrò a parte Panno dopo il re di Aragona. Enrico per vendicarsi di quest’ ultimo portò nel 14Ó1 la guerra in Navarra. L’anno dopo la regina Giovanna sgravossi di una figlia che fu chiamata collo stesso suo nome, e che nell’ opinione pubblica fu tenuta siccome frutto de’suoi amori con Bertrando de la Cueva ; persuasi essendo che fosse impotente «il re suo sposo non per difetto di fisica costituzione ma per effetto di sregolatezze di sua giovinezza. L’anno stesso Enrico volse le sue armi coutra i Mori di Granata a tolse loro le città di Archido-na e di Gibilterra. Per definire le sue controversie col re di Aragona, Enrico acconsentì di rimettersi al giudizio di Luigi XI re di Francia, col quale convenne di abboccarsi sulle sponde della Bidassoa, e vi si recarono infatti 1’ anno i463. In questa conferenza Enrico dispiegò una magnificenza straordinaria, laddove Luigi v’intervenne invece ili un al suo seguito con un esteriore dei più negletti. 11 loro abboccamento non durò che un mezzo quarto d’ora, e il re di Francia decise a favore del re di Aragona. I Francesi si ritirarono pieni di disprezzo pel fasto dei Castigliani che egualmente si fecero belle di loro per un motivo del tutto opposto. Enrico al suo. ritorno accorto essendosi di essere stato uccellato in quest’ affare dal marchese di Villcna suo primario ministro e dall’arcivescovo di Toledo, zio di quest ultimo, li bandì entrambi dalla corte, e sostituì nel mi-