DEI CONTI DI BORRONE-BUSSET 47 3.° Jacopo di Borbone, gran priore di Francia, dell’ordine di Malta. ( V. i vescovi principi di Liegi , ove questi tre figli non che la madre loro sono menzionati). PIETRO. L’anno 1498 PIETRO di Borbone, cavaliere, signore e barone di Blisset, consigliere e ciambellano del re Luigi XII, nacque ne’Paesi-Bassi tra gli anni «463 e *467, giusta le Memorie e la tradizione familiare (1). Luigi XII con lettere-patenti date a Lione nel mese di luglio i5oi , stabili in favore di Pietro di Borbone, cui qualifica suo consigliere ciambellano , quattro fiere e un mercato per essere goduti in perpetuità nella sua terra c signoria di Busset, cioè: il mercato tutti i martedì, e le quattro fiere li 21 marzo, 11 maggio, 29 agosto e 21 dicembre di ciascun anno. Anna di Francia, duchessa ed erede per parte del marito del Borbonese, volendo sdebitarsi verso di lui di quattromilaottocento franchi, residuo della somma di otto mila che il fu duca del Borbonese gli aveva promesso negoziando del suo matrimonio con madamigella d’Alegrc, gli die’con lettere in data di Montbrison il i.° marzo i5o3 il posto'di capitano castellano del castello di Thiers per goderne e ricevere sulle rendite in isconto di quanto gli era dovuto trecento lire all’anno sino all’estinzione, delle dette lire quattromilaottocento. Questa principessa Io provide del governo delle viscontee di Carlat e di Murat con lettere segnate dal castello di Moulins l’8 ottobre i5ii. Egli ricevette da Giovanni Brachet, tesoricse generale delle finanze nel i5i4 trecento lire di pensione. (1) Queste Memorie dicono che dopo la morte di Luigi di Borbone, Caterina di GueMria spedì Pietro suo figlio in Francia ove fu educato per cura di Pietro di Borbone, signore di Bcaujeu, poscia duca del Borbonese, per farsi riconoscere e chiedere la sua legittima alla casa ili Borbone, e clic Caterina di Gueldria vi giunse qualche tempo dopo , e vi morì occupata di tale faccenda. Che dopo la sua morte Pietro di Borbone continuò il processo da lei intentato contra i principi di Borbone, ma che egli non ne ville la fine, essendosi tratto in lungo dalla potenza dei duchi di Borbone.