DEI PRÌNCIPI DI CONDÈ a3 le truppe spagnuole comandate dall’inl'ante don Giovanni d’Austria ed il principe di Condò. Questa fu senza dubbio una delle più gloriose giornate del visconte di Turcnna, ma coll’accrescere la sua gloria, nulla scemò a quella del gran Condò. Turcnna comandava in capo un esercito abituato alla vittoria, e Condè sotto l’infante don Giovanni 1 d’Austria un corpo d’armata di una nazione da lui soventi volte vinta. A Condò ò dovuta la coraggiosa resistenza clic oppose ai Francesi, non clic il successo da lui ottenuto in tale giornata : i disastri clic non tardarono a soprarrivare, conseguenza della inala disposizione degli Spagnuoli, devono imputarsi a don Giovanni. Era parere del principe di Condò di ritirarsi davanti un uomo clic non si avanzava mai se non quando era certo dell’esito, ma esso non prevalse. Talmente svantaggiosa era la posizione che non potè trattenersi dal domandare al duca di Glocestcr s’egli erasi m; ' ' ‘ ite ad una battaglia? Giammai, vedrete come noi ne perdiamo una. 11 trattato dei Pirenei avendolo repristinato nella grazia del re, egli si recò presso a lui ad Aix nel i65(), e nel mese di febbraio itì()8 Io servì utilmente al conquisto della Franca-Contea. Nel 1672 ebbe il comando di uno de’suoi eserciti cui il re spedì*in Olanda, prese Wescl, Recs ed Emmerick, fece risolvere al passaggio del Reno presso il forte di Tolhus il 12 giugno in vece che quello di Vaimi. Riportò nel braccio sinistro un colpo di pistola che glie lo ruppe. Trasferito ad Utrecht vi soggiornò una parte dell’anno 1673 per conservare alcune piazze che tenevano i Francesi nelle Provincie-Unite. Nel 1674 egli sconfisse il principe d’Orange nel sanguinoso combattimento di Senef datosi 1’ 11 agosto, e tre cavalli rimasero sotto di lui uccisi; levar fece l’assedio di-Oudenarde, passò in Alsazia alla morte del visconte di Turcnna, fece cessar l’assedio di Haguenau bloccata dal conte Montecuccoli, lo costrinse a ritirarsi sotto il cannone di Strasburgo, e di abbandonare l’assedio di Saverne clic fu I’ ultima campagna di questo principe. Tormentato dalla gotta si ritirò nel 1679 nella sua bella abitazione di Chantilli ove coltivò le lettere e la religione. Sulla notizia avuta clic la duchessa di Borbone, di lui nipote, era atn- rispose soggiunse Condò, entro un’ ora