DEI RE D’INGHILTERRA 581 sa (morta, come si disse, il i.° dicembre 1737 in età di cinquantacinqu’anni ) otto figli cioè; Federico Luigi principe di Galles, morto il 3i marzo 1751 ; Giorgio Guglielmo nato nel novembre 1717, morto nel febbraio 1718; Guglielmo Augusto duca di Cumberland nato il 26 aprile 1721, morto il 3i ottobre 1765; Anna nata il 13 novembre 1709, maritata il 25 marzo 1734 con Guglielmo Carlo Enrico statoder d’Olanda (morta all’Aja il i3 gennaio 1759); Amalia Sofia nata il 12 luglio 1711; Elisabetta Carogna nata il 16 giugno I7i3; Maria nata il 5 marzo 1723, maritata il 28 giugno 174o con Federico langravio di Àssia-Cassel ; Luigia nata il 29 dicembre 1724 , maritata 1’11 dicembre 1743 con Federico V re di Danimarca. Il re Giorgio II fu compianto in Inghilterra dopo la sua morte laddove non era stato amato vivente. La predilezione da lui sem-premai dimostrata pel suo elettorato di Annover avea raffreddato i cuori degl’ Inglesi a suo riguardo, ma mori nel corso di una guerra df Ufi gloriosamente sostenuta da sei anni, e che era riputato il solo capace di terminare colla pace più onorevole e vantaggiosa alla Gran-Bretagna. Questa circostanza rese la sua perdita così sensibile agl’ Inglesi quanto se avessero perduto il migliore e più ben amato de’ lor re. Questo principe aveva prodigato durante il suo regno la dignità di pari. Un tale abuso parve da poi così considerevole che sotto il regno susseguente si trattò di sopprimere parecchi titoli accordati ad uomini che avevano prostituito al favore i loro talenti. Si consultarono i giureconsulti intorno tale operazione ed essi risposero, se si presta fede ai pubblici fogli, che non poteva eseguirsi senza offesa della regia prerogativa e senza alterare la forma del governo. Sul momento cessarono le lagnanze c si videro senza scandalo i pari di Giorgio II rivestiti della loro dignità. Que’giureconsulti, dice Condillac, dovevano aggiungere che il dare ad una riforma effetto retroattivo, è un infirmare la confidenza che il cittadino deve aver nel governo, rendere dubbiosa la sua fortuna e il suo stato, e porgere 0 inutili timori 0 ingannatrici speranze (V. Luigi XV re di Francia ).