DEI RE DI SPAGNA (CASTIGLIA e ARAGONA) *4r Cauozza nella terra di Bari si arrese il a'3 del mese stesso al duca di Nemours dopo alcuni giorni di assedio e due assalti. Il 26 agosto v’ebbe la battaglia di Seminare nella Calabria, dove d’Aubigni disfece Antonio di Leve. Ma Panno dopo Gonsalvo avendo ricevuto rinforzi per mare tanto da Venezia che dalla Spagna, si trovò superiore ai Francesi c in istato di eseguire i proprii disegni. Verso la metà di aprile egli recossi ad assediare Ruvo, di cui s’impadronì in un alla persona di Palisse il comandante. Nel 21 dello stesso mese fuvvi la seconda battaglia di Seminare in cui Roberto Stuard d’ Auhigni fu sconfìtto da Ugo di Cardona e fatto prigioniero dopo essere stato ferito. Il 28, sette giorni dopo quella battaglia’, gli Spagnuoli riportarono nuova vittoria a Cerignole nella Puglia contra il duca di Nemours, che ferito gravemente morì alcuni giorni appresso. Capua, A versa e più di sessanta terre nella Puglia si sottomisero volontarie al generale spagnuolo. Chiamato dai Napoletani che mancavano di viveri, egli entrò il 14 magg*° nella loro capitale, ed attaccò i Francesi, una parte dei quali crasi rifuggita a Castelnuovo, ed un’altra in quello dell’Ovo. benché fossero fuori di ogni speranza, non si avrebbe saputo quando fossero stati costretti ad arrendersi, se un ufficiale di ventura, nativo di Spagna, di nome don Pe-dro Navaro non avesse usato del terribile mezzo delle mine: Esse vennero per la prima volta adoperate nell’assedio di Castelnuovo. Scrollata una parte delle mura, si aperse improvvisamente una enorme breccia: gli assediati che non se lo attendevano non poterono difendersi, e tutta la guarnigione fu passata a fil di spada il giorno 22 giugno. Il castello dell’Ovo fece la stessa resistenza con egual poco successo. L’ esempio di ciò che accadeva nel primo castello non iscemò punto P intrepidezza del comandante del secondo : era egli un gentiluomo di Auvergne chiamato Chava-gnac, d’illustre casato che sussiste ancora con ¡splendore in quella provincia. Senza atterrirsi del disastro del suo collega, protestò a quelli che lo invitavano ad arrendersi, ch’egli era risoluto di seppellirsi sotto le rovine della piccola piazza che eragli stata affidata. Si usò anche contra lui dello stesso mezzo, e rimase schiacciato sotto i frantumi di una torre con quasi tutta la guarnigione. Questo fortu- T. VI. ,6