DEI RE D’INGHILTERRA 4*7 eccedeva le rendite della corona. Oltre ciò i legati ed i nunzii s’ erano permesso d’imporre sull1 Inghilterra tasse arbitrarie. Il re sulle rimostranze della nobiltà c di concerto con essa, deputò l1 anno 12^5 al concilio generali di Lione per chièdere la riforma di questi abusi. Dicesi che. Innocente IV, che presiedeva a quell1 assemblea, deluso abbia i lagni con una risposta evaliva, e si continuò ad esigere la ventesima parte di tutte le rendite ecclesiastiche, i frutti di tutti i benefizii vacanti, e il terzo di tutti quelli eh1 erano posseduti dai titolari non residenti. (Ciò tutto è appoggiato all1 autorità di Alati. Paris.) Facea d’uopo di un genio più illuminato, fermo e vigoroso che non era quello di Enrico, per reprimere simili abusi. Ala la tirannia che esercitava egli stesso sul clero colle elezioni forzate che faceva fare, le violazioni frequenti che recava alla carta delle franchigie e sovrat-tutto la preferenza che continuava a dare negl1 impieghi a que1 di Poitou ed ai Provenzali.in confronto degl1 Inglesi, somministravano alla nazione maggior soggetto di malcontento che .non ne avesse verso la corte di Roma. Per lunga pezza tutto si limitò in mormorazioni, ma finalmente da queste si passò alla sollevazione. L’anno ia58 i baroni con alla testa Simeone di Montfort conte di Leycester, cognato del re e ultimo figlio di quel famoso Simeone che fu il flagello degli Albigesi, si collegàrono insieme»per riformare il governo, assoldarono truppe, e obbligarono il re ad acconsentire-alla riforma: furono nominati commissarii dal- I1 una e l’altra parte in numero di ventiquattro, e stesi parecchi articoli. Questi sotto il nome di Statuti ed espedienti di Oxford che furono una sorgente di divisioni, si approvarono dal parlamento, e il re ne giurò solennemente l’osservanza. La tregua che Enrico aveva ottenuta dal re di Francia era già spirata: e questo principe, disposto com’era a discredere gli articoli di Oxford, non aveva interesse di imprendere una nuova guerra contra una potenza straniera Determinato di conchiudere colla Francia solida pace, inviò al re san Luigi dei plenipotcnziarii coi quali furono nel mese di giugno i?.58 fermati gli articoli preliminari che vennero approvati da Enrico in un viaggio da lui fatto