DEI RE D’INGHILTERRA 5o5 della Bretagna. Esse bruciarono il Conquet e furono costrette di ritornare frettolosamente ai loro vascelli dopo essere state di molto maltrattate. Questi rovesci di cui assai mormorassi in Inghilterra, fecero annuire la regina a trattare di pace, e le negoziazioni si apersero il i5 ottobre 1558 a Cateau-Cambresis. Durarono esse per quasi sei mesi, e Maria non ne vide la fine. Una idropisia che fu presa per gravidanza, la condusse alla tomba il 17 novembre successivo nell’anno quarantesimoterzo dell’età sua e sesto del suo regno. La sua morte fu una perdita non lieve per la religione cattolica cui sostenne con tutta la sua autorità, benché con mezzi, convien confessarlo, di sovente troppo rigorosi secondo il genio della medesima religione. Lo zelo di Maria si risentiva dell’ acrimonia del suo temperamento e produsse più cangiamenti sforzati che genuine conversioni. Il Cardinal Polus di cui gli autori protestanti e lo stesso Thoiras non possono tralasciare di dirne bene, mori sedici ore dopo la regina. Quando gli fu annunciata la morte di quella principessa, prevedendo tutti i mali che la religione dovea soffrire sotto Elisabetta, prese il suo crocifisso e disse in baciandolo: Domine, salva nos, peri™us; e queste furono l’estreme parole da lui pronunciate. ELISABETTA. L’anno 1558 il 17 novembre ELISABETTA, nata il 7 settembre 1533 da Enrico Vili e da Anna Bolena, dal castello di Wodwort ove era custodita come prigioniera, passò al trono d’Inghilterra clic le fu conferito ad esclusione di Maria regina di Scozia, nipote di Margherita, sorella maggiore di Enrico Vili c di Francesca duchessa di Suffolk, figlia di Maria, sorella cadetta dello stesso re. Il i5 gennaio (N. S.) dell’anno susseguente, ella fu incoronata dal vescovo di Carlisle ch’era della comunione romana, e fece giuramento di mantenere la religione cattolica, e di conservare la chiesa ne’suoi privilegi e franchigie. Ma una simile promessa latta a Dio sotto gli occhi di tutto un popolo, non era per lei che un giuoco, come die’ a vedere il seguito della sua condotta. Nel ricevere la sacra