27o CRONOLOGIA. STORICA chese di Lidie espiò il suo delitto con un pentimento sincero, e meritò poscia colle sue belle azioni di esser fatto viceré di Napoli. Intanto Filippo preparava un grande armamento contra il Portogallo. La regina dopo aver invano clriesta la pace, ottenne dei soccorsi da Francia e Inghilterra, e diede il comando delle sue truppe al conte di Schomberg. Gli Spagnuoli comandati da don Giovanni di Austria presero Evora il 22 maggio i663 donde marciarono dirittamente a Lisbona. Ma per via furono arrestati da Schomberg che ebbe contra essi compiuta vittoria. L’anno dopo riportarono una novella disfatta davanti Castel-Rodrigo. Per colmo di sciagura Filippo IV si lasciò prevenire dagli artifizii della regina sua moglie contra don Giovanni di lui figlio, il solo capace di riparare le perdite della Spagna, gli tolse il comando degli eserciti e lo esiliò a Consuegra. L’ anno i665 i Portoghesi riportarono nuova vittoria contra gli Spagnuoli il 17 giugno a Villaviciosa. Filippo IV oppresso dal cordoglio e dalle sue infermità, mori il 17 settembre susseguente in età di sessantanni, cinque mesi e nove giorni nell’anno quarantesimoquinto del suo regno. Egli aveva sposato; i.° il 25 novembre i6i5 Isabella 0 Elisabetta, figlia di Enrico IV re di Francia, morta il 6 ottobre 1644 che lo fece padre di parecchi figli, nessuno dei quali, eccettuata Maria Teresa nata li 20 settembre i638, gli sopravvisse; 2.0 1’ 8 novembre 1649 Maria Anna d’Austria, figlia dell’imperatore Ferdinando III, morta il 16 maggio 1696, da cui ebbe Margherita Teresa, nata il 12 luglio 1651, maritata all’imperatore Leopoldo; altri tre figli morti giovani e Carlo che sussegue. Inoltre ebbe un figlio naturale don Giovanili d’Austria, che, come si vide, si rese celebre sotto il suo regno, nè lo fu meno sotto il seguente. Filippo IV aveva dei talenti e delle virtù clic avrebberlo dovuto far amare e rispettare; non fu però ne amato nò rispettato perchè tutte le sue buone qualità an-mghittirono nell’indolenza. Il titolo di Grande che gli aveva dato anticipatamente il suo ministro Olivarez, e che si die tanto poco pensiero di meritarsi, non servì che di soggetto alle ironie de’suoi propri sudditi. Quando perdette il P°r* togallo, il Rossiglione, la Catalogna, le Azzorre, il M°* sambico oc., gli si diè per divisa una fossa con queste pa*