CRONOLOGIA STORICA » monarca aggiungendo alla delicatezza dell’antico la ma-n gniticenza di protettore volle che Jacopo circondato co-» me lui dai beni dell'abbondanza, fosse egualmente libero » e re a San Germano quanto lo era Luigi XIV a Ver-» sailles. I nemici di Luigi XIV lo combatterono ma lo »ammirarono ( Gaillard ) « . Jacopo nell’ abbandonar i propri stati per ritirarsi in Francia non aveva rinunciato nè al diritto nè alla speranza di rientrarvi. Oltre il gran numero di sudditi fedeli da lui lasciati in Inghilterra e in Iscozia, il conte di Tyrconel lo assicurava dell’obbedienza di quasi tutta l’Irlanda di cui era viceré e invitavalo a recarvisi. Luigi XIV entrando nelle medesime mire gli somministrò cinquemila uomini comandati da Rosen coi quali imbarcossi nel mese di febbraio 1689 a Brest. Lo sbarco si eseguì senza difficoltà il 17 marzo a Kinsale nell’ Irlanda, i cui abitanti all’arrivo di Jacopo dimostrarono da per tutto gioia straordinaria non avendo mai veduto re dopo Enrico IL Londonderi fu la sola città che ricusò assoggettarsi al suo sovrano legittimo. Egli ne formò l’assedio, ma non vi riuscì benché mancasse persino di governatore ( Walker ministro protestante che non avea mai portate le armi-, vi faceva le veci). L’anno 1690 il conte che fu poi duca di Lauzun sbarcò il 22 marzo a Cork con ottomila francesi che conduceva al re Jacopo. Ma con questo rinforzo Jacopo trovossi troppo debole contra Guglielmo, il quale disceso in Irlanda con quarantamila uomini, vinse contra lui 1’ 11 luglio la battaglia de la Boyne, dopo la quale lo sfortunato monarca giudicò opportuno di ritornare in Francia. Giunto a Brest intese la gran vittoria riportata il 10 luglio dai Francesi contra le squadre combinate inglesi e olandesi. Questa nuova gli fece molto gradire il partito da lui preso e gli ridonò la speranza di veder ristabilirsi le cosc sue. » Difatti il passaggio in Inghil-*> terra essendo allora senza difficoltà nè opposizione, eravi n luogo a presumere che il re di Francia potrebbe facilmente » impadronirsi di quel regno. Questo avrebbe pure obbligato » il principe d’ Orange. ad abbandonare l’Irlanda per ac-» correre ove era maggiore if bisogno. Ma de Louvois mi-» nistro della guerra che per avversione a Seignelai mini-» stro della marina, era in tutto contrario al re d’Inghilterra,